CASERTA. La Guardia di Finanza di Caserta, sotto la spinta propulsiva del Procuratore Capo della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, a seguito di numerose verifiche fiscali, …
…ha effettuato perquisizioni e accertamenti, che hanno consentito la scoperta di una frode carosello nel settore dellinformatica, posta in essere attraverso due cartiere casertane costituite ad hoc, con il compito di acquistare gran parte della merce da Paesi della Comunità europea (principalmente Germania e Olanda) e da San Marino, per poi rivenderla con fatture soggettivamente inesistenti. In particolare, i finanzieri della compagnia di Caserta hanno accertato una evasione allIva di circa 1 milione di euro di Iva, posta in essere attraverso la commercializzazione di materiale informatico per oltre 4 milioni di euro nei confronti di oltre 40 società su tutto il territorio nazionale.
Le operazioni conduit, o frodi carosello, sono meccanismi fraudolenti particolarmente diffusi nel settore merceologico del commercio di software, finalizzate al raggiungimento di un risultato evasivo e allincremento dei profitti derivante dallo sfruttamento dei vantaggi concorrenziali legati alla possibilità di praticare prezzi al dettaglio maggiormente competitivi. Tale meccanismo, nella forma più elementare, necessita dellesistenza di un primo cedente estero comunitario, di un soggetto Iva destinatario finale del bene e di un soggetto giuridico interposto che acquisti il bene in regime di non imponibilità (atteso il principio di tassazione nel Paese di destinazione) dal primo e, successivamente, lo rivenda al secondo con lapplicazione dellIva secondo la disciplina nazionale. In pratica, la frode carosello viene attuata mediante un soggetto interposto (definito per questo missing trader o cartiera), debitore dellIva relativa alle fatture emesse, che non provvede mai a versarla allErario, provvedendo tuttavia a detrarla dal soggetto a cui il bene viene venduto. La breve esistenza dei soggetti interposti, che peraltro concentrano generalmente un gran numero di operazioni in un lasso temporale circoscritto, rende praticamente vana la pretesa erariale per la loro inconsistenza patrimoniale e finanziaria.
Si è accertato, nel corso delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che il rappresentante legale di una società a responsabilità limitata operante a Marcianise, F.A., 31 anni, si avvaleva di due teste di legno, B.G., 55 anni, e D.S., 70 anni, entrambi di Caserta, per tenere in piedi due ditte individuali omonime, che, fungendo da cartiere, hanno consentito, in brevissimo tempo, di far maturare un rilevante debito dimposta nei confronti dellErario a favore della società marcianisana. Singolare la circostanza che le due società fantasma fossero sprovviste di sede aziendale e di strutture idonee (capannoni, garage, ecc.) per il normale esercizio dellattività. Basti pensare che le sedi amministrative ed operative coincidono con lo studio di una commercialista, D.R.M., 37 anni, figlia di una delle due teste di legno.
I tre responsabili, unitamente alla professionista per concorso con loro, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per le violazioni penali di omessa presentazione delle dichiarazioni, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, occultamento e distruzione di scritture contabili.