CASERTA. Folle oceaniche nelle scuole e caos per le migliaia di cittadini che cercano il tanto agognato posto pubblico.
Lordinanza incarichi e supplenze terza fascia personale Ata resa pubblica in data 15 novembre, nonostante i previsti tagli al personale della pubblica amministrazione, ha ingolosito miglia di precari e disoccupati. Seppure la procedura per linserimento in graduatoria, che rimarrà bloccata per tre anni, è sembrata da subito cervellotica, lafflusso delle domande ha superato di gran lunga le aspettative, creando malfunzionamenti nella procedura telematica Polis. Chiunque avesse voluto avere accesso alle graduatorie ha dovuto così, intraprendere una vera e propria via crucis.
Il primo passo è stato liscrizione on line sul sito del Miur, al termine del quale veniva assegnata una password provvisoria. Contemporaneamente era possibile compilare il modello cartaceo della domanda, da inviare ad una scuola della provincia scelta, ed in questo caso il termine perentorio del 15 dicembre è rimasto inalterato. Il secondo passo, invece, lidentificazione del candidato da parte di qualsiasi Istituzione scolastica, è risultato molto problematico.
Gli assistenti amministrativi si sono visti subissati da un numero incredibile di aspiranti. Non sempre la disponibilità data ai cittadini dal personale scolastico è stata massima ma, in altri casi, in tempi così stretti, si sono formate code impressionanti e lo stesso server ministeriale ha registrato blocchi temporanei. In ultimo tutti i candidati identificati, con la password ricevuta telematicamente, dovevano scegliere, mezzo internet, le 30 sedi scolastiche a cui vogliono proporsi.
Una procedura così complicata ha determinato un ritardo nella compilazione delle domande, e soprattutto un ingolfamento della rete, con la necessità da parte delle Istituzioni Ministeriali a garantire la sopracitata proroga alle ore 14 del 30 dicembre.
Lo svolgimento della procedura per avere accesso a figure professionali nellambito del personale Ata, quali assistente amministrativo, assistente tecnico, cuoco, guardarobiere, infermiere, addetto aziende agrarie e collaboratore scolastico, in questi periodi vengono considerati una sorta di miraggio lavorativo.
Se solo pochi anni fa i giovani favoleggiavano di un futuro da dirigenti, imprenditori o se una persona poteva dirsi ottimista anche creando una piccola attività commerciale, ora migliaia di giovani e non, affidano il loro destino ad unimprobabile chiamata da uno Stato in grave crisi che sta riducendo il suo corpo amministrativo. Più di mille analisi economiche, le resse davanti alle scuole da parte di neolaureati ma anche di ultraquarantenni per un posto da bidello, sono indici della criticità del momento.