Liceo Diaz, convegno con il giudice Magi e il questore Longo

di Redazione

 CASERTA. “Esperienze a confronto Il modello Caserta per il buon vivere civile”, è stato il filo conduttore delle conversazioni con gli studenti del Liceo Scientifico “Armando Diaz” tenute dal questore di Caserta Guido Nicolò Longo e dal giudice Raffaello Magi.

All’incontro è intervenuto anche il sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, che ha elogiato l’opera svolta dalla dirigenza scolastica soffermandosi sull’efficacia che manifestazioni del genere hanno nel contribuire alla lotta alla criminalità organizzata. A fare gli onori di casa è stato il preside Luigi Suppa affiancato dai docenti dell’orientamento e della funzione strumentale. Un incontro che è coinciso anche con le azioni di polizia che hanno caratterizzato la giornata e che “rappresentano il frutto di anni di lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura”, ha detto il questore Longo.

Il convegno organizzato in collaborazione con il Centro Studi ed Alta Formazione Maestri del lavoro d’Italia, è il primo di una lunga attività che sta caratterizzando anche un nuovo modo di concepire il comportamento all’interno della scuola, impresso dalla nuova dirigenza. Un’etica legato al rispetto delle norme, e orientato a formare sia il professionista ma anche il cittadino. Ed è in questo contesto che il questore ha lanciato il monito a stare lontano anche da chi, offrendo un vantaggio economico immediato cerca di arruolare, come fa la malavita organizzata, giovani deboli e fragili davanti alle difficoltà della vita. La trattazione di Magi è stata una “lectio magistralis” semplificata e resa accessibile anche a chi di camorra e mafia conosce poco e la vede come un male lontano.

“Una lontananza effimera perché si può annidare nell’amico di banco o nel vicino di casa”, ha spiegato Magi, soffermandosi poi sulla sue esperienza maturata in vent’anni di carriera e che ha sintetizzato in un volume di recente pubblicazione dal titolo “Dentro la giustizia”, edito dall’Ancora del Mediterraneo nella collana “Le gomene”.

A concludere i lavori è stato il presidente del CeSAF Maestri del lavoro d’Italia, Mauro Nemesio Rossi, che, nel commentare alcune frasi ricorrenti come “La mafia sarà sconfitta perché come l’uomo ha una nascita ed una morte”,ha dettocheil postulato è vero solo se si cambia la cultura di intere comunità messe ai margini della società. Dal dibattito che ne è seguito molte sono stati gli interrogatovi dei giovani a cui Magi ha data un puntuale e convincete risposta.

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