Calcioscommesse: escluso coinvolgimento di Buffon, Cannavaro e Gattuso

di Redazione

Gigi Buffon“Ho letto di un’intercettazione ambientale in cui Santoni coinvolgerebbe Buffon, Fabio Cannavaro e Gattuso. Tengo a precisare che Nicola Santoni non ha mai conosciuto i predetti calciatori nè con gli stessi ha mai avuto alcun rapporto, nemmeno indirettamente”.

Lorenzo Tomassini, il legale dell’ex preparatore atletico dei portieri del Ravenna, Nicola Santoni, amico di Cristiano Doni, rilascia un comunicato per bloccare sul nascere il caso del giorno. “Appena possibile chiederò l’ascolto di tutte le intercettazioni, telefoniche ed ambientali – ha detto Tomassini – con la convinzione che la contestualizzazione dei colloqui, primo tra i quali quello in argomento, relegherà molti ‘scoop’ al rango di chiacchiere da bar”. Interviene anche Roberto Di Martino, il procuratore di Cremona che coordina le indagini sul calcioscommesse. “Non è emerso nulla che riconduca a questi tre calciatori”.

L’intercettazione in questione è del 30 settembre scorso ed è una conversazione registrata nell’auto di Santoni, tra quest’ ultimo e un conoscente, Maurinho, che in una successiva informativa la polizia presuppone possa essere identificato in Maurinho Ernandes, di 53 anni.

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete: per il n. 1 della Figc bisogna “cercare di essere attenti a salvaguardare l’immagine e il prestigio di persone che l’hanno guadagnato nel corso degli anni, evitando che chiacchiere neanche da bar tra determinate persone possano assurgere alla dimensione di una notizia”. Abete, che ha parlato a Sky, ha aggiunto che i club coinvolti potrebbero essere penalizzati anche a campionato in corso, “ma le responsabilità eventuali possono essere oggetto di un iter presso gli organi disciplinari solo quando ci saranno fatti nuovi, certi e provati, non ‘per sentito dire’ in telefonate tra indagati”.

Intanto, il gip Salvini ha concesso gli arresti domiciliari al giocatore del Piacenza Carlo Gervasoni. Il calciatore nei suoi interrogatori ha detto anche di essersi accordato con Doni, in occasione di Atalanta-Piacenza del 19 marzo scorso, affinché il giocatore nerazzurro tirasse centralmente un rigore che il portiere del Piacenza fece in modo di non parare. Emerge dall’ordinanza con la quale il giudice ha disposto la scarcerazione di Gervasoni.

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