Frequenze tv, Berlusconi: “Non sono interessato”

di Redazione

Silvio Berlusconi MILANO. Approfittando di un momento di pausa durante la sua udienza al processo Mills, Silvio Berlusconi affronta molte delle questioni di attualità.

L’ex premier risponde alle domande dei giornalisti, spaziando dalla manovra alle frequenze tv. “Tutte le manovre hanno questo difetto: inducono alla recessione”, afferma il Cavaliere. “Non ho mai parlato di staccare la spina e davvero non credo che ci sia nessuno che responsabilmente possa fare una previsione sulla durata di questo governo”, aggiunge il leader del Pdl. “C’è un governo, tanti auguri, facciamolo lavorare, lasciamolo lavorare”. A chi gli chiede un parere sul fatto che il governo punta a far cassa attraverso l’asta delle frequenze tv, Berlusconi risponde: “Non credo che ci sia nessuno particolarmente interessato a un investimento per ottenere una frequenza”.

Poiil capitolomanovra.Domenica, l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti, intervistato da Lucia Annunziata a ‘In mezz’ora’, aveva detto che probabilmente sarebbe stata necessaria un’altra manovra. L’attuale ministro, Corrado Passera, in giornata aveva negato l’ipotesi. Ora Berlusconi commenta: “Può darsi che si debba arrivare a una manovra correttiva il problema non è italiano ma è europeo. Se non riusciamo ad avere una banca centrale che possa dare garanzie dei debiti sovrani non credo si riusciranno a risolvere i problemi dettati da questa crisi”.

Intanto, sulla tenuta del Pdl, l’ex premier ribadisce: “Non sono assolutamente preoccupato”. E sottolinea di non temere l’eventuale costituzione di nuovo gruppo autonomo da parte di Tremonti, al quale ha indirizzato ironicamente un “tanti auguri”.

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