Manovra, minacce e proiettili contro Monti e Berlusconi

di Mena Grimaldi

Monti e BerlusconiLAMEZIA TERME. Dieci missive contenenti minacce e proiettili sono state intercettate giovedì nel centro smistamento delle poste di Lamezia Terme.

Le missive, indirizzate a politici e giornalisti,tra i quali anche il premier Mario Monti e l’ex premier Silvio Berlusconi, tutte siglate Movimento armato proletario, contengono minacce contro la manovra finanziaria. “Vi faremo maledire queste misure col sangue”, si legge. “Non dovrete più dormire sonni tranquilli. Il piombo non manca, adesso arriva anche il tritolo dagli amici arabi. Ve la faremo pagare a tutti, vi colpiremo e sarà una guerra all’ultimo sangue. E’ una lotta giusta, è coerente contro i poteri forti a difesa della povera gente. La finanziaria è pronta – prosegue ancora la nota al vaglio ora della magistratura – come è pronto anche il loro funerale. Ci vedremo a Roma e non siamo contro le forze dell’ordine però se c’è qualcuno che vuole fare l’eroe pensi prima alla sua famiglia”, si legge ancora nel volantino.

Tutta la documentazione è stata sequestrata dalla polizia postale di Lamezia Terme e dalla Digos della questura di Catanzaro, diretta dal vice questore aggiunto Marinella Giordano, e adesso è al vaglio della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Dalle indagini è già emerso che il centro di stoccaggio delle poste di Lamezia terme smista la corrispondenza solo per la Calabria.

Nel volantino firmato dal movimento proletario non mancano accuse alla manovra approvata dal governo Monti: “Le misure prese per colpire sempre i più deboli non devono essere approvate- si legge – se non con modifiche radicali a difendere quel poco che le fasce deboli hanno. Ma vi rendete conto che colpite gli operai con le loro famiglie che sono già sul lastrico?”.

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