Mills: “Su Berlusconi ho inventato tutto”

di Mena Grimaldi

Berlusconi e MillsMILANO. All’ennesimo incalzare delle domande del pm, ha alzato lo sguardo e, con voce decisa e tono alto, ha esclamato: “It’s all fiction”, “E’ tutta una finzione quello che ho raccontato si Berlusconi e Bernasconi”.

Così nella mattinata di giovedì ha esordito l’avvocato inglese, David Mills, chiamato a testimoniare nelle aule del tribunale milanese nel processo a carico dell’ex premier Silvio Berlusconi. Mills ha dichiarato che i 600mila dollari al centro della questione li ha ricevuti da Diego Attanasio, suo cliente napoletano. Nello specifico, alla formulazione delle domande del pm sulla lettera del 4 maggio 2004 che il legale scrisse al suo fiscalista, Bob Drennan, nella quale Mills parlava di 600 mila dollari come un “regalo di Berlusconi” per le sue testimonianze in alcuni processi, risponde: “tutto inventato”. “Questa parte della lettera è completamente inventata – dichiara in aula il legale inglese – anche se doveva contenere dettagli realistici per il funzionamento della storia”.

L’avvocato britannico, dunque, non avrebbe mai ricevuto quei soldi da Berlusconi tramite il manager, Carlo Bernasconi. E aggiunge: “Mi vergogno di aver chiamato in causa una persona morta da due anni”, ripete riferendosi a Bernasconi. “Ho dato questa versione perché ero nel panico”. E, come aveva già fatto nella scorsa udienza, ha ribadito che quei soldi in realtà erano un “regalo dell’armatore Diego Attanasio”.

Mills avrebbe inventato la storia dei soldi da Bernasconi perché “dovevo giustificare al fisco perché avevo presentato quei soldi come regalo e non volevo causare ulteriori problemi al mio amico e cliente Attanasio e non volevo essere coinvolto in indagini”.

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