Palermo, sequestrato cantiere nautico: era luogo di “summit mafiosi”

di Mena Grimaldi

 PALERMO. Altro colpo importante inferto alle organizzazioni criminali. La Direzione investigativa antimafia di Palermo ha sequestrato un cantiere nautico, del valore di due milioni di euro, a Palermo, nel porticciolo della zona Acquasanta-Arenella, regno dei boss Fidanzati-Galatolo.

Il provvedimento di sequestro ha colpito due palermitani, Francesco Lo Cicero, 58 anni, e Antonino Di Giovanni, di 57, entrambi detenuti, soci della cooperativa che gestisce i servizi del cantiere. I due, appartenenti a Cosa nostra, fanno parte della famiglia mafiosa Acquasanta-Arenella di Palermo.

Il cantiere nautico è stato indicato da più collaboratori di giustizia come il luogo nel quale si svolgevano incontri riservati tra vari esponenti della “famiglie” mafiose palermitane. Summit che venivano svolti lontani da occhi indiscreti, nel porticciolo, dove si sentivano più sicuri. Da qui i due soci del cantiere nautico, Lo Cicero e Di Giovanni, dirigevano la famiglia mafiosa, gestivano le estorsioni, mantenevano attraverso il continuo scambio di comunicazioni, un costante collegamento con gli altri affiliati, in libertà e latitanti. Effettuavano numerosi incontri con altri importanti esponenti dell’organizzazione mafiosa di altri mandamenti, gestivano, con funzioni direttive, per conto di Cosa nostra, la cassa della “famiglia” e alimentavano, con fondi provenienti dalle attività criminali, la società la cui attività economica si è sviluppata grazie alla posizione di Di Giovanni in seno alla cosca.

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