Energia elettrica, polemica tra Cioffi e Bove

di Redazione

Alessandro CioffiMADDALONI. “E’ Natale e dovremmo essere tutti più buoni e sinceri. Ma la politica non vuole proprio smetterla di dire le bugie.

Quando si sbaglia un minimo di assunzione di responsabilità è necessario che sia esercitata fino in fondo. Non bisogna invece lasciarsi alla sconclusionata dialettica per sviare i cittadini appellandosi a questa o quella normativa”. “Eppure chi fa i presepi in questo periodo dovrebbe preoccuparsi di mettere al posto giusto tutti i protagonisti della natività, a non dire bugie e a non pensare ad accampare scuse, dopo aver salassato i cittadini con un rincaro massimo del 10% dell’accisa comunale sull’energia elettrica”.

Non si è fatta attendere la risposta del presidente di Civitas, Alessandro Cioffi, accusato dal capogruppo del Pdl di disinformare i cittadini sugli aumenti dell’energia elettrica. “Sul fatto che il consigliere Bove fosse un bravo presepista – dice Cioffi – non ho mai nutrito dubbi. Presepi ed associazioni sono la sua passione. Ma è distante anni luce dal distinguere che cosa è il potere discrezionale dal potere decisionale. Che cosa significa il volere a tutti costi gli aumenti dal ricavare dalle leggi il limite massimo per far piangere i cittadini, arrivando fino alle loro tasche con le mani che puzzano di continui aumenti. Aumenti che vanno dalla Tarsu e finiscono con il consumo della corrente”.

Continuano le polemiche sugli aumenti dell’energia elettrica per qualsiasi uso effettuato nelle abitazioni di Maddaloni. Sembrava tutto chiarito dopo aver conosciuto l’impatto della delibera n. 31 del 27 giugno di quest’anno, giorno in cui la maggioranza del sindaco Cerreto ha deciso di maggiorare l’addizionale all’accisa comunale sull’energia elettrica per l’esercizio finanziario 2011.

Ma prima il capogruppo del Pdl ed ora Cioffi continuano a punzecchiarsi a distanza non troppo lontana. “La polemica – chiarisce il sostenitore delle tante battaglie contro l’amministrazione Cerreto – è il forte di Gigi Bove. Ma da quando amministra la città è diventato un vero camaleonte. Cambia pelle in continuazione ed è costretto a chiudersi a riccio dopo anni di opposizione ad una politica, che oggi ha sposato in pieno e che lo vede protagonista in ogni momento. Al camaleontismo ora abbina un’intensa attività fatta di panzane”.

“Quando c’è da fare il presepe, quando ci sono da nominare i rilevatori statistici, quando c’è da accusare a bocca quasi chiusa i politici che dice di sostare alla porta del suo sindaco, sembra proprio un’altra persona. Quando invece legge le normative, lo fa indirizzando il suo punto di vista alla sua convenienza. Lui dovrebbe conoscere bene che il comma 2-bis dell’ articolo 2 del D.l. del 29.12.201°, n. 225, modificato dalla legge 26.02.2011 n. 10, dà facoltà ai comuni di esercitare l’istituzione della maggiorazione dell’addizionale all’accisa dell’energia elettrica. La facoltà non obbliga, non vincola. Quindi è chiaro che volutamente il suo sindaco ha deciso per l’aumento e l’ha imposto alla sua maggioranza. Un aumento addirittura dell’aliquota massima. Il 10 % che i cittadini pagano a caro prezzo per un Gigi Bove che deve possibilmente in questo periodo lasciare la città e portarsi tra San Gregorio Armeno e San Biagio dei librai per la scelta dei pastori da mettere nei presepi in bella mostra”.

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