La Pinacoteca “Stanzione” celebra il 20° anniversario

di Redazione

 SANT’ARPINO. La Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea “Massimo Stanzione” di Sant’Arpino taglia il traguardo del ventesimo anno della sua costituzione.

Un evento importante che sarà accompagnato da un’iniziativa di altrettanto spessore culturale: la pubblicazione di un volume su “L’astrattismo nella prospettiva dell’astrazione geometrica” e una mostra cui prenderanno parte alcuni dei più prestigiosi artisti che si “iscrivono” in questo speciale filone artistico. Entrambe le iniziative sono curate dal direttore del centro culturale casertano, il critico d’arte Rosario Pinto e si terranno sabato 17 dicembre alle ore 18, nei locali della Pinacoteca sita al secondo piano del seicentesco Palazzo Ducale “Sanchez de Luna de Luna d’Aragona” in piazza Umberto I a Sant’Arpino. Alla serata è prevista la presenza di tanti artisti, uomini di cultura, giornalisti e operatori del settore nonché di rappresentanti delle istituzioni e degli culturali.

A fare gli onori di casa saranno il sindaco Eugenio Di Santo con l’assessore alla cultura Giuseppe Lettera; il presidente della Pro Loco di Sant’Arpino Aldo Pezzella, cui è affidato il compito di gestire e promuovere la Pinacoteca “Stanzione”; il direttore del centro Rosario Pinto. La speciale ricorrenza della Pinacoteca “Stanzione” si pone come un momento di verifica e conferma della sua vocazione culturale di costituire un riferimento scientifico per la ricerca artistica contemporanea in Campania. Nella collezione che oggi vanta è possibile ammirare opere di assoluto valore create dagli artisti più significativi che hanno operato ed operano ancora tuttora nel territorio regionale e, più ampiamente, nazionale: da Chiancone a De Stefano, da Barisani a Di Ruggiero e via continuando. In essa sono presenti vari stili e divaricate espressioni creative: da qualche esempio tardottocentesco, alla plastica monumentale di primo ‘900 del De Candia, alle anodine strutture “Madi”, dalle varie inflessioni del “Realismo” alle declinazioni dell’”Informale”, attraversando le logiche “Concettuali”, “Espressioniste”, “Iperrealiste” ecc.

L’anniversario, come si diceva innanzi, sarà accompagnato da una mostra (cui prenderanno parte non solo artisti di diverse parti d’Italia ma anche alcuni provenienti dal sud America, dalla Germania e dal Giappone) e un volume su “L’astrattismo nella prospettiva dell’astrazione geometrica a firma di Rosario Pinto che qui di seguito ne espone i contenuti: “Un contributo di carattere storiografico alla ricostruzione della processualità creativa dell’astrazione geometrica, della quale è necessario fornire – a nostro giudizio – una prospettiva valutativa che scavalchi gli stereotipi della manualistica corrente e disveli nuove chiavi di lettura critica. Il profilo metodologico seguito è quello che deve sempre presiedere l’attività di ricerca storiografica e, cioè, l’ancoraggio ai fatti, la scrupolosità della documentazione, la rinuncia a sovrapporre intendimenti o preferenze personali alla evidenza imprescindibile delle testimonianze oggettive. E’ anche un lavoro, questo, che opera e dichiara una netta scelta di campo: si volge, infatti, ad indagare aspetti e problematiche della astrazione geometrica, segnandone la radicale differenzazione dall’astrattismo lirico, sulle cui specificità e sul cui sviluppo storico evita di proporre argomentazioni valutative, limitandosi a definirne gli ambiti ed a perimetrarne il profilo. Provvede, inoltre, questo testo, a fornire qualche suggerimento di approfondimento critico su alcune manifestazioni creative che segnalano l’esistenza di rapporti di ibridazione storicamente rilevabili tra astrazione geometrica in senso stretto e profili stilistici alieni, come quelli, ad esempio, circoscritti dalla temperie astratto-informale. Ma anche realistica tout-court. E’ necessario, inoltre, additare che un puntuale convincimento presiede il nostro studio: che, cioè, la prassi creativa astratto-geometrica abbia una dilatazione temporale ben più ampia di quella segnata dalle manifestazioni del secolo ventesimo, essendo espressione, piuttosto, d’un’esigenza di approfondimento di ragioni eidetiche, cui l’uomo ha rivolto il suo impegno di ricerca almeno a datare dall’età neolitica. Abbiamo lavorato a questo studio con impegno profondo, convinti, peraltro, che l’astrazione geometrica possa essere considerata anche il punto di convergenza dell’istanza creativa artistica e dell’urgenza interrogativa della domanda filosofica. Alla stregua di tale convincimento, abbiamo voluto considerare l’opera d’arte astratto-geometrica non solo, quindi, come portatrice di un carico emotivamente pregnante per i suoi ‘valori’ estetici, ma anche per i contenuti di pensiero e per le aperture epistemiche che dischiude”.

Tra gli artisti in mostra si segnala, tra gli altri, la presenza di: Carlo Palermo, Michele Marzo, Lauro Lessio, Franco Cortese, Marta Pilone, Donata Ursumando, Elio Marino, Gianni De Tora, Piergiorgio Zangara, Reale Francy, Gisela Robert, Aldo Fulchignoni, Enea Mancino, Vittorio Fortunati, Renato Milo, Giovanni Villapiano, Antonio Perrottelli, Francesco Gallo, Roberto Sanchez, Vincenzo Mascia, Michele de Palma, Domenico Fatigati, Mario Lanzione, Ines Silva, Saverio Cecere, Angel Hernandez, Octavio Herrera, Hernan Jara, Carmine Di Ruggiero, Romualdo Schiano, ecc.

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