TEVEROLA. Il consigliere del gruppo di opposizione “Patto per Teverola”, Antonio Omar Menale, rinuncia al proprio compenso di presenza in Consiglio Comunale per istituire un fondo a favore dei cittadini con disagio economico già dal prossimo bilancio.
“Le parole in voga che ci accompagnano da mesi sono ‘crisi’, ‘crisi economica italiana’. – afferma Menale – Teverola, Comune di tale Italia pare invece goda di ‘immunità’ da tale crisi, tanto che l’amministrazione comunale, così come per l’anno 2010, anche per il 2011 non ha previsto nel bilancio comunale nessun stazionamento economico a favore di cittadini teverolesi in stato di bisogno socio-economico. Non è certamente per mancanza di ‘richiesta’ che si è trascurata la fascia povera dei concittadini, anzi diventa sempre più crescente tale categoria di persone che ripetutamente e, da oltre un anno e mezzo, si incrocia nel palazzo comunale per rappresentare all’amministrazione il proprio stato di bisogno. E spesso si tratta di famiglie, anche con bambini, che conducono un tenore di vita molto al di sotto del limite di sopravvivenza”.
“Se il vigente regolamento comunale di assistenza – riflette Menale – uniforma i propri principi al rispetto della persona, della famiglia e della sua dignità nel contesto sociale, nonché alla prevenzione, rimozione della situazione di bisogno e di disagio sociale di natura personale, familiare e collettiva, finalizzata al superamento di qualsiasi forma di emarginazione e disadattamento, mi chiedo perché questa amministrazione non ritiene necessaria alcuna risposta economica all’effettivo bisogno ed esigenze familiari e sociali del cittadino disagiato teverolese. Per chi ha necessità, anche il poco a volte è tanto e perciò, quale segnale di sensibilità, rinuncio al compenso del gettone di presenza al Consiglio comunale spettante quale consigliere comunale per avviare un fondo da devolvere a favore di tale fascia di concittadini in stato di bisogno economico”.
Menale invita tutti i colleghi consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, ad adottare la stessa decisione “per incrementare tale fondo – dice il giovane consigliere – a favore di chi la crisi la vive in modo più pesante e con maggiore disagio”.
