Buche stradali, “Striscia la Notizia” a Trentola Ducenta

di Redazione

 TRENTOLA DUCENTA. “Insidie e trabocchetti”. Non è sfuggita al telegiornale satirico “Striscia la Notizia” la singolare e provocatoria iniziativa del sindaco di Trentola Ducenta Michele Griffo

… che ha fatto installare nelle strade di accesso alla città delle tabelle con le quali invita gli avventori a fare particolare attenzione nel percorrere le strade cittadine, avvertendoli della eventuale presenza di insidie e trabocchetti e sconsigliandoli di produrre richieste di risarcimento di eventuali danni. “Al fine di evitare eventuali richieste di risarcimento danni a carico dell’Ente, – si legge tra l’altro su queste tabelle – si avvertono gli avvocati, gli automobilisti, i motociclisti, i ciclisti ed anche i pedoni che le strade della nostra città sono piene di insidie e trabocchetti…”.

Striscia ha posto, dunque, l’attenzione su una problematica seria che costa mediamente ai vari comuni dell’Agro aversano all’incirca duecentocinquantamila euro e che rischia di mandarli sul lastrico. “Il servizio andato in televisione – ha commentato il sindaco Griffo – ha contribuito a far crescere l’attenzione verso la problematica che crea ingenti danni economici alle già disastrate casse comunali. Anche se va detto che alcune buche mostrate, almeno quelle più grandi, non ricadono nel territorio di Trentola Ducenta. Per quanto riguarda l’azione di contrasto e le misure per ridurre o addirittura annullare le richieste frodatorie, è in via di ultimazione il protocollo d’intesa tra i comuni dell’agro aversano per creare un fronte unitario. Fronte che si va sempre più estendendo avendo ricevuto adesioni anche da comuni dell’area carinolese. Dopo aver subito, le amministrazioni comunali passeranno all’attacco intensificando i controlli ed aumentando le verifiche. Non voglio criminalizzare nessuno – ribadisce Griffo – ma se esiste qualche furbo, questo deve essere smascherato e punito. Se, poi, qualcuno ha la coda di paglia è si sente chiamato in causa non è colpa nostra”.

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