Griffo dà l’agibilità al “nuovo” Cottolengo

di Redazione

 TRENTOLA DUCENTA. Ultimati i lavori di adeguamento della vecchia struttura alla normativa vigente è ufficialmente terminato il lungo, complesso ed articolato lavoro di ristrutturazione della nuova residenza sanitaria assistita del “Cottolengo” di Trentola Ducenta.

A sancire l’importante evento è stata la commissione preposta dell’Ufficio Tecnico del Comune di Trentola Ducenta, composta dal dirigente, architetto Carmela Mottola, e dal geometra, Giorgio Grassia. La prima persona che ha potuto visionare la nuova struttura, dopo l’Ufficio Tecnico, è stato il primo cittadino, Michele Griffo. Lo stesso, dopo aver preso atto della grande opera realizzata, ha avuto parole di ammirazione e sincero apprezzamento per il lavoro fatto e, soprattutto, per l’istituzione Cottolengo verso cui ha sempre avuto attenzione e premura. Dopo la visita, trattenendosi con lo staff dei dirigenti della casa, che gli esprimevano il ringraziamento per l’interessamento e la sollecitudine, infatti, il sindaco ha detto “siamo noi che dobbiamo essere riconoscenti al Cottolengo ed alle sue suore per l’opera altamente meritoria che compiono; la loro è un’attività che definire preziosa è poco! Questo è un pensiero che ho già avuto modo di esprimere 15 anni fa e che non ho mai cambiato. Il ‘nostro’ Cottolengo è un posto davvero speciale sotto ogni punto di vista”.

Un plauso va anche al dottore Giuseppe Tondo, dirigente del locale ufficio sanitario, che non ha fatto mancare il suo immediato e determinate parere scientifico al rilascio dei permessi. Il dott. Tondo, infatti, aveva già avuto modo di verificare la struttura ieri pomeriggio, durante un’attenta ed accurata visita ispettiva. A guidare ed illustrare ai tecnici sanitari e comunali le opere realizzate nella struttura è stato il responsabile dei lavori dell’ufficio tecnico del Cottolengo. Alle tante persone, che a vario titolo, hanno contribuito alla buona riuscita dell’opera – e qui l’elenco sarebbe lungo davvero – a partire dai superiori maggiori, dalle varie direzioni nazionali e locali, senza dimenticare i tecnici e le maestranze, il plauso lo daranno certamente gli Ospiti che continueranno a pregare e ringraziare per quanto è stato fatto esclusivamente per loro. Nei prossimi giorni, quindi, saranno formalizzate tutte le autorizzazioni necessarie e, subito dopo, avverrà il passaggio degli Ospiti nella parte nuova della casa. La loro è stata una lunga ma proficua attesa. I disagi affrontati negli ultimi tempi saranno abbondantemente ripagati con il trasferimento nella nuova struttura, fiore all’occhiello della Casa Madre del Cottolengo che è a Torino. Quest’ultima, con notevoli sforzi, ha realizzato l’opera, è bene precisarlo, senza il benché minimo aiuto da parte di Enti o strutture pubbliche.

Come sempre, l’unico piccolissimo aiuto (in verità davvero piccolo rispetto alla grande opera realizzata), è arrivato dai meravigliosi soci della locale Associazione Volontari del Cottolengo che si sono attivati nella realizzazione, ancora in corso, del progetto: “Le tue mani: la nostra Provvidenza”, finalizzato alla raccolta di fondi per contribuire alla fornitura di arredi ed attrezzature (tutte già montate ed in opera e tutte ancora da pagare entro i prossimi mesi!).

A tutto, quindi, veramente a tutto, ha provveduto esclusivamente il Cottolengo, che ha fidato, come sempre nel solo aiuto di Dio Padre Provvidente, unico, vero, sicuro, fidato, immancabile sostegno della Piccola Casa della Divina Provvidenza. Del resto chi conosce San Giuseppe Benedetto Cottolengo, chi ha fede, sa che tutta l’Opera, ormai da quasi 190 anni, ha sempre riposto aspirazioni, desideri, necessità e bisogni nell’aiuto, mai venuto meno, di quella “Provvidenza” che non farà mai mancare nulla a chi, Ospite del Cottolengo, è considerato Cristo Gesù sofferente.

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