AVERSA. Nonostante la rilevanza assistenziale dellambito C3, si continua a palleggiare sulla pelle degli indigenti, dei diversamente abili e di tutti coloro hanno davvero bisogno di aiuto.
Lo afferma il consigliere comunale indipendente Rosario Capasso. Purtroppo, continua Capasso non è bastata a chiarire la diatriba la sentenza del Tar Campania (che ha respinto per mancanza dinteresse il ricorso del Comune di Succivo), su chi dovesse essere il comune capofila dellambito C3, Succivo o Casaluce. Sentenza, in asse per la verità con quanto già deliberato della Regione Campania con delibera numero 831 del 30 dicembre 2011, con la quale si indicava che il comune di Casaluce doveva essere il nuovo comune capofila. Eppure ancora oggi si registra una mancanza di consegna formale o sostanziale che possa dar vita ad nuovo corso dellambito sanitario C3.
Secondo Capasso, è impensabile che campanilismi sterili e formali possano di fatto pregiudicare gli utenti finali dellambito, oltre al fatto che il Comune di Aversa deve stare fuori dalle liti fra Comuni, anzi deve impegnarsi a far rispettare le decisioni della giustizia amministrativa e a fare osservare le indicazioni della Regione Campania.
Non è possibile pensare di fare la guerra sulla pelle dei più deboli. conclude Capasso Pertanto, vibro un profonda protesta affinché questa guerra giudiziaria cessi immediatamente e si salvaguardi solo ed esclusivamente linteresse dei servizi di assistenza.
Intanto, Capasso rilanciala sua personale iniziativa sul web: i cittadini che intendono segnalare problemi e far valere le proprie istanze possono rivolgersi a lui tramite la pagina Facebook http://www.facebook.com/pages/Rosario-Capasso/119759398126416