Ambito C3, Sarracino scrive al presidente Napolitano

di Antonio Arduino

il padre di Giuseppe SarracinoAVERSA. La protesta iniziata il 2 gennaio da Raffaele Sarracino, tentando di occupare l’ufficio del sindaco per denunciare in maniera clamorosa lo stop decretato il 31 dicembre al budget di cura assegnato per il figlio Giuseppe dall’Ambito Socio Sanitario C3, …

… sembra destinata ad arrivare sul tavolo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Dopo avere denunciato, insieme a mia moglie, lo scandalo in televisione, ho ritenuto necessario scrivere al presidente Napolitano, al ministro della Salute, al presidente del Consiglio e al sindaco di Aversa per informare e denunciare anche a loro il comportamento inaccettabile della Regione Campania che, per ragioni di economia, sta riducendo le somme destinate all’assistenza di mio figlio e di centinaia di cittadini che hanno problemi come i suoi, penalizzando sia gli ammalati sia le loro famiglie”.

“A Giuseppe – dice Sarracino, riassumendo quanto ha scritto a Napolitano – è stato cancellato il budget di cura il 31 dicembre e malgrado la sua malattia non abbia possibilità di guarigione e malgrado il direttore del dipartimento di salute mentale dell’Asl abbia messo per iscritto che il budget andava continuato alla stessa maniera, i responsabili del settore hanno dovuto fare una riunione per decidere se e come continuare”. “Questo – ricorda – è accaduto l’11 gennaio ma alla riunione, che non ci sarebbe stata se non l’avessi sollecitata personalmente, non si è presentato il rappresentante dell’ambito C3 che è la persona più importante del gruppo. E la conclusione è stata che mio figlio è rimasto senza budget di cura. Così dal 1 gennaio è senza assistenza e questo non gli farà bene di sicuro”.

Stop a budget di cura, il caso di Giuseppe Sarracino – VIDEO

In realtà, anche se l’assenza del rappresentante dell’ambito socio sanitario C3 è significativa del disagio in cui versa questo settore assistenziale, i componenti della commissione hanno individuato una struttura alla quale affidare le cure necessarie a Giuseppe ma l’indicazione non è stata considerata idonea dal genitore. “Come ho detto in occasione di quella seduta – spiega Sarracino – mio figlio soffre anche di fobia per l’automobile. In pratica non entra in nessuna autovettura, così per lui doveva essere individuato un centro raggiungibile a piedi mentre quello scelto dalla commissione è molto lontano da casa, a differenza del centro in cui viene assistito da sei anni a questa parte”.

“Inoltre – aggiunge – non è stato preso minimamente in considerazione l’impatto psicologico che un cambio di struttura potrebbe avere sulla mente fragile di Giuseppe che, come tutte le persone ammalate, ha totale fiducia nei confronti di chi lo segue da anni. Cosa che già da sola giustifica la mia mancata accettazione della proposta fatta dalla commissione”. “Purtroppo – osserva – l’assenza del rappresentante dell’Ambito mi ha impedito di esporre adeguatamente le mie ragioni. Da qui la decisione di scrivere al presidente della Repubblica per chiedere aiuto”.

Sarracino ha inoltrato la richiesta anche a tutti gli organi istituzionali che in qualche modo hanno potere di incidere su una vicenda che, come tiene a sottolineare, non è limitata a suo figlio ma riguarderebbe centinaia di diversamente abili della Campania che avrebbero difficoltà a ricevere la giusta assistenza. “Un discorso a parte è per l’Ambito C3 dove – ricorda Sarracino – alle difficoltà create dai tagli della Regione si aggiungono quelle nate dalla lotta di potere innescata nei comuni aderenti per stabilire chi debba essere il capofila dell’Ambito”. “Insomma – conclude – per stabilire chi deve comandare non si assicura la dovuta e giusta assistenza a chi ne ha bisogno, dimenticando che si tratta di persone che soffrono insieme alle loro famiglie. E’ uno scandalo. Mi auguro che il Presidente Napolitano intervenga personalmente”.

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