AVERSA. Depredata la chiesa della Madonna di Monserrato. E accaduto nella serata di ieri venerdì 27 gennaio.
Ad accorgersene è stato Antonio Di Biase, la cui famiglia provvede da anni ad accudire alle necessità della chiesetta che viene aperta solo in occasione della celebrazione domenicale. Entrato nelledificio dopo le ore 18, per labituale controllo serale, ha visto unombra che si infilava rapidamente nella sagrestia per poi dileguarsi da un foro aperto nella parte posteriore della chiesa che è affacciata sullaperta campagna. Da quel foro erano penetrati i ladri che hanno portato via non solo i calici in oro conservati nel tabernacolo ma anche tutto quanto era allinterno delledificio che custodiva opere pittoriche della scuola napoletana di notevole valore commerciale.
Inutile è stato lintervento di Raffaele Marino, fratello del consigliere comunale Giovanni, che, richiamato dalle grida di Di Biase, dopo avere chiesto aiuto telefonico alle forze dellordine, si è immediatamente portato sul posto nella speranza di raggiungere gli ignoti ladruncoli che da poco si erano dati alla fuga.
La chiesa, edificata per volontà dei padri Benedettini quando la città era sotto la dominazione spagnola, tra il 1689 e il 1692, è stata fondata su unedicola votiva recante un affresco, presente sullaltare, raffigurante la Madonna di Monserrato, molto venerata dalla popolazione iberica, realizzato sulle mura di cinta della città di Aversa. Allinterno, sulle pareti laterali dellaltare, erano conservati in apposite nicchie dei busti reliquari realizzati in carta pesa alla fine del 1600 contenenti le ossa di sei santi che furono trafugate da ignoti alcuni anni fa. Purtroppo, venerdì è stata completata lopera di spoliazione della chiesa.