CASTEL MORRONE. La maggioranza ha fatto mancare il numero legale e la seduta del Consiglio Comunale, convocata per il giorno 9 gennaio, alle ore 9.30, dal presidente del Consiglio Raffaele Papa, è stata dichiarata deserta.
La seduta era stata richiesta dai quattro consiglieri di minoranza dellUnione Civica e aveva come argomento il ripristino del servizio di trasporto scolastico. Un servizio spiega lopposizione in una nota che il Comune di Castel Morrone erogava da oltre mezzo secolo e che questanno, nonostante la pressante richiesta che saliva dal paese, è stato incomprensibilmente soppresso da unAmministrazione sempre più anti popolare e sempre più caratterizzata da atti e misure da vera e propria ‘macelleria sociale’. Oltre allintero Gruppo dellUnione Civica, si è dovuta constatare la sola presenza del Presidente del Consiglio e del Sindaco, per un totale di sei consiglieri. I consiglieri di maggioranza, Cristoforo Villano, Antonio Cappiello, Antonio Damiano, Vincenzo Di Salvatore, Raffaele Riello, Giovanni Iulianiello e Gabriele Casapulla, sono risultati assenti.
Levidente obbedienza ad una logica di schieramento, – continua la minoranza – che ha mortificato il Consiglio e ancora una volta ha sbattuto la porta in faccia ai bisogni della cittadinanza, ha fatto mancare il numero legale e ha invalidato la seduta. Questo atteggiamento di rifiuto del confronto, che si ritiene originato da una debolezza politica che diventa prepotenza, non rimuove certo il problema ma, al contrario, rinviandone la soluzione, riesce solo a farlo diventare ancora più grave e sentito. Il Consiglio Comunale dovrà essere necessariamente riconvocato e per la sua validità sarà sufficiente la presenza di un terzo dei consiglieri.
E impossibile non rilevare, inoltre, – continuano dallUnione Civica – come il presidente del Consiglio, Raffaele Papa, con grave premeditazione, abbia omesso di indicare nellatto di convocazione del Consiglio Comunale, la data della seconda convocazione, cosa che finora aveva fatto in maniera puntuale. Il dottor Papa, con questo indecoroso espediente, ha fatto guadagnare alla sua parte politica un ulteriore lasso di tempo per sottrarsi al confronto e per defilarsi di fronte a quanto il paese chiede a gran voce. Egli, prestandosi a questo gioco di parte, ha contravvenuto gravemente al dovere di imparzialità che la carica gli impone, dimostrando di essere ostaggio del suo schieramento. A questo punto, sarebbe il caso che riflettesse sulla reale possibilità da parte sua di essere in grado di continuare a svolgere in autonomia e con imparzialità, come richiesto dalla legge e dal regolamento comunale. Il delicato ruolo istituzionale che ricopre. Nel ribadire lindispensabilità del servizio di trasporto scolastico, lUnione Civica chiede che il Consiglio, negatogli irresponsabilmente nei fatti da questa maggioranza sempre più lontana dal paese e dalle sue esigenze, venga riconvocato al più presto.