CASERTA. Un autentico cimitero di resti animali situato lungo uno dei sentieri Cai più suggestivi che, portano da Piedimonte Matese al Monte Cila, è stato lo spettacolo apparso ai dirigenti del Servizio Veterinario della cittadina dell’Alto Casertano.
Una scoperta che è stata resa possibile grazie allestrema sensibilità di alcuni componenti di unassociazione ambientalista matesina. Il luogo del ritrovamento è unarea di circa
I primi rilievi medico-legali effettuati dai veterinari del Distretto sanitario 15, coordinati dal dottor Anastasio Napoletano, hanno evidenziato che i resti appartengono prevalentemente a giovani puledri di circa un anno di età, verosimilmente macellati clandestinamente con successiva immissione delle stesse carni nei circuiti commerciali della zona, eludendo il controllo sanitario. Particolare ancora più raccapricciante fornito dai medici veterinari è stato il rilievo di fori, a livello dei crani equini rinvenuti, ascrivibili a proiettili di arma da fuoco.
Il dottor Napoletano ha così commentato laccaduto: E’ amareggiante constatare come, di fronte allimpegno crescente che i veterinari infondono nella salvaguardia della tutela del consumatore, malgrado le croniche carenze di personale e fondi, possano verificarsi atavici rituali di macellazione clandestina e maltrattamento animale.
Prosegue, intanto, congiuntamente al Corpo Forestale dello Stato, coinvolto per le specifiche competenze, lazione finalizzata al sequestro e alla rapida bonifica dellarea interessata al ritrovamento, a salvaguardia e tutela della salute pubblica, della fauna domestica e soprattutto selvatica. Gli aspetti di tutela del territorio trovano sempre pronti e sensibili i dirigenti del Servizio Veterinario, aldilà degli specifici compiti assegnati, come dimostra lopera prestata negli scorsi anni nelle severe emergenze verificatesi allinterno del territorio del Parco Regionale Matesino.