Rifiuti, Italia condannata da Strasburgo. Clini: “Pronto il piano”

di Redazione

 NAPOLI. Sull’Italia si abbatte una sentenza di condanna comminata dalla Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo, secondo cui lo Stato italiano sin dal 1994 e fino al 2009 non è stato capace di gestire adeguatamente l’emergenza rifiuti in Campania.

Una pronuncia soltanto simbolica perché i risarcimenti chiesti dai ricorrenti non sono stati riconosciuti dall’organismo giudicante. Tutto parte da un ricorso presentato da 18 cittadini di Somma Vesuviana. La Corte ha riconosciuto la violazione del diritto alla salvaguardia della vita privata e familiare: lo Stato cioè non può costringere i suoi abitanti a vivere tra i rifiuti. Non è stato però riconosciuto il danno alla salute. I giudici di Strasburgo hanno ritenuto che la vita e la salute dei ricorrenti non sono state messe in pericolo dall’emergenza rifiuti e che gli studi scientifici presentati dalle parti sull’esistenza di un legame tra un aumento dei casi di cancro e la gestione dei rifiuti in Campania arrivano a risultati divergenti.

Allo stesso tempo la Corte non ha riconosciuto l’indennizzo di 15mila euro per danni morali richiesto dai ricorrenti asserendo che la constatazione della violazione del loro diritto alla vita privata e familiare è da considerarsi una riparazione sufficiente del danno morale subito. I giudici hanno anche stabilito che lo Stato italiano dovrà versare all’avvocato Errico Di Lorenzo, che aveva chiesto oltre 20mila euro – oltre a rappresentare il gruppo è uno dei ricorrenti, 2500 mila euro per le spese legali sostenute.

La crisi dei rifiuti in Campania scoppiò nel 1994 ed è durata fino al 2009, quando cessò la cosiddetta fase di “emergenza”, il cui picco fu raggiunto tra il 2007 ed il 2008. La condanna fa riferimento alla “incapacità prolungata delle autorità italiane di assicurare il funzionamento regolare del servizio di raccolta, di trattamento e di eliminazione dei rifiuti” che “ha colpito il diritto dei richiedenti, al rispetto della loro vita privata e del loro domicilio”.Secondo i giudici di Strasburgo la mancata raccolta ed eliminazione dei rifiuti dalle strade, contrariamente a quanto sostenuto dallo Stato italiano, non fu provocata da cause di “forza maggiore”.

Intanto, il piano rifiuti della Campania prende forma ed entro lunedì prossimo, come annuncia il governo, arriverà in commissione Ue. Il 25 gennaio – ha riferito il ministro per l’Ambiente Corrado Clini, che ha incontrato i rappresentanti di Comune e Provincia di Napoli e della Regione Campania – “parlerò con il commissario”. “Siamo riusciti – afferma Cini – a mettere insieme tutti e stiamo lavorando su un piano che comincia ad essere consistente”.

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