Sequestrata e picchiata dall’ex: tre arresti nel Casertano

di Redazione

 CASERTA. E’ stata sequestrata dal suo ex fidanzato, con la complicità di altre due persone. Gli agenti del commissariato di Maddaloni hanno tratto in arresto Gabriel Shkina, albanese, di 25 anni, ex fidanzato di una 24enne di Milano, domiciliata a Porto D’Ascoli.

Su segnalazione del pronto soccorso di Maddaloni, dove la vittima aveva chiesto cure per le percosse subite, i poliziotti accertavano che la ragazza aveva intrapreso una da alcuni anni una relazione sentimentale con Shkina, da lei conosciuto a Milano. Dopo un’iniziale serena convivenza, si erano trasferiti a Maddaloni, dove l’albanese svolgeva l’attività di muratore.A seguito, però, di una serie di dissapori, culminati nella scoperta di un tradimento da parte di Shkina, la ragazza decideva di interrompere la relazione e di trasferirsi a casa della madre, che, nel frattempo, si era stabilita a Porto d’Ascoli, nonostante in quella circostanza Shkina le intimasse di restare con lui, minacciandola di morte nel caso in cui l’avesse lasciato. Il trasferimento non induceva l’arrestato a mutare atteggiamento, dato che Shkina si recava spessissimo a Porto d’Ascoli, imponendo la propria compagnia alla ragazza e trattenendosi, ogni volta, per alcuni giorni in casa.

Nella circostanza, Shkina era accompagnato Pasquale Di Nuzzo, 46enne di Cervino, il quale, inizialmente accompagnava solo l’albanese, per poi ripartire subito alla volta di Cervino, ma, con il tempo, aveva cominciato a trattenersi nell’abitazione, imponendo la sua compagnia anche alla madre della denunciante. La 24enne, poi, riferiva che sia lei che la madre ospitavano in casa i due solo perché venivano minacciate di morte e quindi vivevano nel terrore che potesse capitare loro qualcosa di grave.

La vicenda aveva il suo culmine venerdì, quando, nel pomeriggio, con una scusa Shkina convinceva la ragazza a scendere di casa e, nonostante la sua resistenza, la costringeva ad entrare in un’autovettura, a bordo della quale vi erano Di Nuzzo ed un’altra persona che la 24enne non conosceva e che, successivamente, veniva identificata in Antonio Di Nuzzo, 25 anni, di Maddaloni, fratello di Pasquale. Trattenuta accovacciata in macchina con violenza e minacce, la ragazza veniva condotta da Porto d’Ascoli a Cervino con un viaggio durato oltre cinque ore. Lì giunta, la stessa riusciva a farsi condurre all’ospedale di Maddaloni accentuando i sintomi di un malore effettivamente percepito, a causa delle percosse ricevute e del lungo viaggio.

Appena rimasta sola con la dottoressa del pronto soccorso, denunciava il sequestro, nonostante, per indurla a tacere, fosse stata ripetutamente minacciata. All’arrivo della volante, i suoi sequestratori si erano allontanati dall’ospedale e solo grazie ad una serrata attività investigativa i tre venivano rintracciati, nel corso della notte, a Cervino e Santa Maria a Vico.

A seguito dei riscontri alle dichiarazioni della vittima, emergevano chiari indizi di colpevolezza a carico dei tre che venivano dichiarati in stato d’arresto per il reato di sequestro di persona in concorso e condotti in carcere. Proseguono, intanto, le indagini per accertare altri reati posti in essere dagli arrestati anche a danno della madre della ragazza.

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