CAMIGLIANO. Venerdì 20 gennaio, alla presenza del presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, è stato stipulo il Patto dei Sindaci, un’intesa tra 61 comuni che prevede un impegno a raggiungere gli obiettivi europei del 20-20-20-2020.
Cioè entro il 2020 si dovranno raggiungere i seguenti traguardi: Fonti rinnovabili: il 20 % dellenergia dovrà derivare da fonti alternative; Risparmio energetico: ci dovrà essere un aumento del 20% dellefficienza energetica rispetto alle proiezioni del 2020, Riduzione emissioni: diminuzione del 20% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990. In un opuscolo distribuito dallo stesso ente Provinciale si evincono tre dati fondamentali: in Provincia di Caserta si produce ben il 54 % di energia prodotta nellintera Regione Campania; la Provincia di Caserta produce energia per il 74 % in più rispetto a quella consumata; lenergia da fonti rinnovabili prodotta in provincia rappresenta il 7 % della produzione totale di energia.
Affidando lanalisi di questi dati ad un ragazzo che frequenta la terza media ci direbbe che per rispettare il patto dei sindaci sarebbe necessario: non rilasciare più autorizzazioni per la realizzazione di impianti di produzione di energia che non siano da fonti alternative; incentivare la realizzazione di impianti fotovoltaici diffusi sui tetti delle abitazioni riducendo in tal modo la dispersione di energia; programmare politiche di mobilità sostenibile.
Negli stessi giorni della stipula del Patto dei Sindaci, la Regione Campania ha approvato il Piano Regionale dei Rifiuti, il quale prevede, tra laltro, la realizzazione di ulteriori 4 impianti di incenerimento dei rifiuti oltre quello già esistente di Acerra. Tra limpiantistica prevista nel piano, resta il famigerato impianto di gassificazione della Provincia di Caserta che ad oggi, per questioni politiche tutte interne al Pdl, viene sballottato tra il Comune di Capua e quello di San Tammaro Santa Maria La Fossa.
A tal proposito, interviene il sindaco di Camigliano, Vincenzo Cenname, la cui giunta, con delibera numero 1/2012, ha formulato le osservazioni al Piano dei Rifiuti, fornendo unalternativa basata sul recupero di materia piuttosto che di energia, una soluzione più economica, più velocemente realizzabile, ma soprattutto più ecologicamente sostenibile rispetto allincenerimento dei rifiuti. Non si può trascurare commenta Cenname che le emissioni di CO2 derivanti dalla combustione di rifiuti attraverso la gassificazione ammontano a 320 chilogrammi equivalente di CO2 per ogni tonnellata di rifiuti composti.
Per questo, secondo Cenname, prevedere di realizzare un gassificatore/inceneritore in Provincia di Caserta significa infrangere il Patto dei Sindaci appena stipulato, infatti la presenza dellinceneritore da un lato aumenterebbe le emissioni di CO2 e dallaltro ridurrebbe il rapporto tra impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili rispetto agli impianti di produzione di energia presenti sul territorio provinciale.
La prima iniziativa da intraprendere, secondo Cenname, al fine di onorare il Patto dei Sindaci, dovrà essere quella di sostituire limpianto di incenerimento dei rifiuti previsto in Provincia di Caserta con impianti di recupero di materia, trasformando limpianto Stir di Santa Maria Capua Vetere in impianto Tmb. Voglio credere, almeno una volta, conclude il sindaco di Camigliano che la mano destra sappia cosa produce la mano sinistra.