CASAL DI PRINCIPE. Avevano chiesto il pizzo sul risarcimento ottenuto da un automobilista grazie al fondo vittime della strada. Uno di loro si era, tra l’altro, presentato per conto della fazione Schiavone del clan dei Casalesi.
Con laccusa di estorsione, i carabinieri della compagnia di Casal di Principe, agli ordini del capitano Andrea Corinaldesi, hanno tratto in arresto, nel pomeriggio del 7 gennaio, Antonio Salzillo, 28 anni, già sottoposto alla misura dellaffidamento in prova ai servizi sociali e ritenuto fiancheggiatore degli Schiavone; Giuseppe Visone, 41 anni, cognato di Pasquale Setola (fratello del boss Giuseppe Setola); e Tammaro Tavoletta, 33 anni, piastrellista, tutti del posto.
I militari dellArma hanno accertato che la vittima, un operaio di 39 anni, dopo aver ricevuto 20mila euro dal fondo vittime della strada, a seguito di un incidente stradale in cui rimase coinvolto nel 2010, era stato avvicinato in due distinte occasioni, da Salzillo, presentatosi per conto degli Schiavone e pretendendo del denaro per i regali ai detenuti, e da Tavoletta e Visone, i quali avevano preteso una somma di 500.
Il primo ad essere bloccato è stato Salzillo, nei pressi dello stadio comunale, dopo che aveva riscosso i 200 euro; poi, vicino al santuario della Madonna di Briano, sono finiti in manette Tavoletta e Visone, appena ricevuti altri 200 euro, come anticipo dei 500. I tre arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.