Totosindaco, i partiti si preparano alle amministrative

di Angela Oliva

 CESA. La fine delle vacanze natalizie suggella l’inizio del periodo clou per la politica cesana che si prepara ad affrontare le elezioni amministrative previste per la prossima primavera.

Ormai certa la scelta dell’attuale sindaco Vincenzo De Angelis che, come già pubblicamente dichiarato, ha deciso di non ricandidarsi alla prossima tornata elettorale nonostante le insistenti richieste di ripensamento giunte da più fronti. In particolare, dal Partito Democratico, che ha indetto svariate riunioni per chiedere a De Angelis o all’ex sindaco Giuseppe Fiorillo di scendere in campo e capeggiare la lista del Pd. Così come l’attuale sindaco evicepresidente del Consiglio Provinciale, che ha declinato l’invito, anche se il suo nome era tra quelli che avrebbe compattato l’intero gruppo di centrosinistra, appiattendo anche eventuali insorgenti. Entrambi, inoltre, hanno confermato la loro decisione al cospetto del segretario provinciale del Pd, Dario Abbate, giunto a Cesa domenica mattina per partecipare all’assemblea degli iscritti.

Ma i fasti natalizi non hanno beneficiato il Pd che, intento com’era a preoccuparsi di cercare soluzioni per installare le luminarie in piazza o ad esaltare ritorni all’ovile di pecorelle che, tra l’altro, non erano poi così smarrite fino a qualche mese fa, quando erano pronte ad inveire contro lo stesso partito, ha lasciato un po’ la presa a vantaggio del fronte politico di centrodestra che si è compattato intorno al nome di Cesario Liguori. Quest’ultimo, infatti, come presidente dell’associazione politica ‘Cesa al Centro’ ha lavorato alla ricerca delle “intelligenze e delle risorse culturali di questo paese” per farli confluire all’interno della suddetta associazione ed ha lasciato andare taluni elementi che mostravano interesse altrove. C’è anchequalche giocatore abile ma indeciso che ha posizionato le pedine su ambedue i campi ed aspetta l’ufficialità dei nomi dei candidati per fare la mossa vincente.

Se il Pdl pare si sia completamente accordato sul nome di Liguori,l’Udc naviga in acque agitate con al suo interno due fazioni che si scontrano ed un commissariamento esterno pro tempore. Dalla spaccatura è emerso, soprattutto negli ultimi tempi, il nome di Cesario D’Agostino, nominato anche portavoce prima del commissariamento, contrapposto all’altra fazione guidata da Beniamino De Michele e da Anna Mele, attuale componente della segreteria provinciale Udc e vicina alla corrente del segretario provinciale Gabriella D’Ambrosio, che sarebbero maggiormente propensi ad un’apertura esterna e, magari, ad un’alleanza con l’eventuale lista del centrosinistra.

Il Partito Democratico, conscio ormai della decisione di De Angelis e di Fiorillo, potrebbe cercare il candidato al suo interno, puntandosull’attuale assessore alla pubblica istruzione, Stefano Verde, oppure optando per qualche altra possibile, seppure remota, scelta, come quella di Antonio Tanzillo o di Giuseppe (Peppe) Mangiacapre. Non è da escludere neppure l’assessore alle politiche sociali Francesco Marino che, però, come già precedentemente affermato, sarebbe pronto a fare un passo indietro qualora si concretizzasse la discesa in campo dello zio Domenico (Mimì) Mangiacapra. Quest’ultimo potrebbe rappresentare l’apertura del Pd verso altri partiti che suggelli un’alleanza per la costituzione di una lista di centrosinistra compatta. Il partito dei socialisti, oltre al nome di Mangiacapra, potrebbe anche optare per l’attuale assessore allo sport Cesario Oliva che, tuttavia, si è sempre detto favorevole alle primarie.

Qualora se ne presenti l’esigenza, vi è anche la possibilità della discesa in campo dell’attuale segretario del Pd Enzo Guida che, nonostante si ostini ad escludere la benché minima possibilità, potrebbe rappresentare una soluzione. Sembra che le varie ipotesi che emergeranno per la lista del Pd saranno valutate da un organo ristretto che con ogni probabilità comprenderà il segretario cittadino Guida, il sindaco De Angelis e il consigliere provinciale Fiorillo, oltre ad altri esponenti del partito.

Staremo a guardare il secondo tempo di questa partita ancora aperta, aspettando i risvolti della profezia che Cesarino (Sariniello) Rao ha lanciato durante un’intervista: “Io mi auguro che il futuro sindaco deve essere Enzo De Angelis…guai il giorno che non si candiderà…diventa un macello”.

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