TEHERAN.Un’altra giornata di tensione nel Golfo Persico. Dopo il lancio di domenica di un missile a medio raggio, l’Iran rilancia la sfida agli Usa che hanno firmato nuove sanzioni contro Teheran con un altri due test.
I militari hanno sperimentato con un successo, secondo l’agenzia nazionale Irna, anche un vettore a lunga gittata. Potrebbe quindi raggiungere i paesi del Golfo alleati degli americani e le unità navali in pattugliamento nel Stretto di Hormutz dove transita un terzo dei rifornimenti mondiali di petrolio.
“Abbiamo lanciato un missile a lunga gittata costa-mare denominato Qader (la cui precedente versione aveva un raggio d’azione di 200 chilometri), che è riuscito a distruggere bersagli predeterminati nel Golfo”, ha scritto l’agenzia iraniana citando il vice comandante della Marina Mahmoud Mousavi. Quanto lontani? Su questo i militari iraniani non si sbottonano: “Centinaia di chilometri dal punto di origine”, riferiscono fonti dell’esercito alla Tv di Stato.
Nella giornata di domenica, gli scienziati del paese guidato da Ahmadinejad hanno annunciato di aver prodotto la prima barra a combustibile a base di uranio arricchito. Un componente fondamentale per la realizzazioni di reattori nucleari: per ora è sarebbe stata inserita all’interno del nocciolo di una struttura utilizzata per la ricerca, ma in futuro potrebbe servire ad alimentare centrali dal momento che le sanzioni internazionali vietano a Teheran di acquistare le barre sul mercato. La Marina militare iraniana intende testare nella giornata di lunedì altri due missili ultramoderni.
“Il missile terra-mare a lunga gittata è stato testato con successo per la prima volta”, ha annunciato l’agenzia. “Questo missile costruito dagli esperti iraniani è riuscito a raggiungere con successo il suo obiettivo e lo ha distrutto”, ha dichiarato l’ammiraglio Mahmoud Mussavi, portavoce delle manovre navali in corso nello Stretto di Hormuz.