Londra, il Big Ben si inclina: vendita o ristrutturazione?

di Redazione

Westminster LONDRA. Addio sede del Parlamento britannico? Con le storiche mura di Westminster che potrebbero addirittura essere cedute a russi o cinesi?

O via ad una costosa ristrutturazione da un miliardo di sterline? Sono questi gli interrogativi a cui dovranno rispondere parlamentari e contribuenti britannici. Il Big Ben si sta infatti inclinando come la torre di Pisa. L’intero edificio di Westminster rischia incendi, black out elettrici, fino addirittura di essere ingurgitato dal fango del Tamigi. E alcuni deputati, come lo speaker della Camera dei comuni John Berkow, propongono l’estremo rimedio della vendita del palazzo del Parlamento da sempre, per evitare ai contribuenti la spesa di un miliardo di sterline per la sua ristrutturazione, un’opera complessa, della durata di almeno cinque anni (con la stessa Camera dei comuni chiusa ai lavori per almeno due anni e quindi comunque costretta a trasferirsi temporaneamente in un’altra sede).

Per lunedì è stata convocata una riunione della Commissione Camera dei comuni presieduta proprio da Berkow in cui i tecnici illustreranno i possibili problemi che il palazzo dovrá affrontare nei prossimi anni. “La difficile scelta è quella di spendere soldi per essere criticati o di abbandonare uno degli edifici fra i più simbolici al mondo e venderlo ai russi o ai cinesi”, ha detto, provocatoriamente Berkow, citato dal tabloid britannico “Mail on Sunday”.

Il Big Ben è ora inclinato di 0,26 gradi a nord ovest, a causa della metropolitana, come hanno scoperto solo di recente, quando il problema era già visibile da tempo a occhio nudo, i tecnici chiamati in causa dall’Autorità per i trasporti londinese.

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