Milito decide il derby di Milano

di Redazione

 La partita più attesa della 18esima giornata di campionato rilancia a pieni titoli l’Inter nella corsa scudetto grazie al derby vinto per 1-0 con la rete del Principe Milito.

L’Inter è reduce dalla vittoria perentoria in casa contro il Parma per 5-0 ed ora vuole fare il grande passo per rientrare nella corsa scudetto. L’uomo della salvezza Claudio Ranieri, dovendo far fronte all’assenza di Stankovic, ricorre al classico 4-3-1-2 con il recuperato Julio Cesar tra i pali, in difesa sulla destra c’è Maicon mentre sulla sinistra è schierato il giapponese Nagatomo, in mezzo Lucio e Samuel hanno il compito difficile di arginare Ibrahimovic magari portandolo sull’esterno nelle sue sortite offensive. A centrocampo c’è Cambiasso vertice basso, aiutato da Javier Zanetti e da Thiago Motta mentre dietro le punte Milito e Pazzini manca Sneijder, che parte dalla panchina, al suo posto il giovane Alvarez. Il Milan deve dare la scossa al campionato battendo i cugini e eliminandoli definitivamente dalla corsa per il tricolore.

Reduci dalla vittoria per 2-0 in casa dell’Atalanta, i rossoneri vogliono sfruttare il passo falso della Juventus, che ha pareggiato 1-1 col Cagliari a Torino, e sono disposti in campo da Allegri con un 4-3-1-2. Tra i pali c’è l’esperto Abbiati, difeso dai centrali Nesta e Thiago Silva, quest’ultimo che ha saltato la rifinitura pre-derby precauzionalmente, e dagli esterni Zambrotta ed Abate. Van Bommel è il perno del gioco rossonero sostenuto da Boateng e Nocerino, Emanuelson si muove alle spalle del grande ex Zlatan Ibrahimovic e del brasiliano Pato. Pronti via e si assiste subito ad una gara di grande aggressività specie a centrocampo.

Da entrambe le parti si lotta su ogni pallone e la prima azione degna di nota la confeziona l’Inter con Thiago Motta. Il brasiliano sul cross dalla destra di Maicon al 5’ arriva per primo sul pallone bruciando la difesa avversaria e mettendo alle spalle di Abbiati ma secondo Orsato il goal è irregolare. Dal replay è evidente la posizione regolare del centrocampista abile a muoversi sul filo del fuorigioco. Difficile capire perché sia stata annullata la rete. Il Milan dopo il grande spavento alza la testa e inizia la sua partita in costante proiezione offensiva differentemente dall’Inter di Ranieri che gioca molto sulle ripartenze. All’11′ Pato spedisce altissimo dopo una palla vagante in area mentre ben 10 minuti dopo Boateng, tutto solo, mette di poco alto sulla traversa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il centrocampo è il luogo di battaglia, ci sono falli continui e molto spesso anche da ammonizione ma l’arbitro, per ora, preferisce non mettere mano al taschino. L’Inter esce dalla sua metà campo ed al 40′ si fa pericolosissima sotto porta: Nagatomo crossa dalla sinistra, il pallone arriva sui piedi di Alvarez che si muove alle spalle delle altre due punte nerazzurre, l’argentino non se la sente di tirare subito e prova col sinistro, Abbiati coi riflessi mette fuori. Il pericolo abbastanza importante corso sveglia il Milan che sul finire dà vita ad un vero e proprio assedio: al 45, dopo un’azione combattuta, Van Bommel prende palla e mira all’incrocio dei pali, il tiro è fortissimo e si stampa direttamente sul legno tornando di nuovo in campo alla distanza di 25 metri. In quella zona è piazzato Emanuelson che prova la sforbiciata costringendo Julio Cesar ad un miracolo. Il primo tempo termina 0-0.

La seconda frazione vede il Milan ricominciare come aveva finito. I rossoneri portano molto palla ma ai 16 metri restano molto poco incisivi lasciando però anche spazi pericolosi. E’ quello che succede al 54’: l’azione di Zanetti da solista sulla fascia spezza a metà il Milan e sul suo passaggio in mezzo c’è il liscio grossolano di Abate che libera Milito. L’argentino prende palla e di sinistro la spedisce sotto il palo insaccando alle spalle dell’incolpevole Abbiati. Il Principe sembra aver ritrovato la condizione e non è un caso che le sue reti siano ora salite a 7 stagionali, alcune delle quali siglate nelle ultime tre partite. Il Milan accelera la manovra alla ricerca del pareggio ma le sue azioni si rivelano solo essere poco chiare ma soprattutto nervose tanto che Boateng al 64’ viene ammonito per fallo su Nagatomo. Allegri decide di apportare più dinamicità all’attacco inserendo Robinho al posto di Zambrotta ed arretrando Emanuelson mentre Ranieri toglie Alvarez per inserire Chivu. Il risultato non arriva subito ed anzi viene ammonito anche Nesta per fallo su Milito. Mentre il Milan si fa avanti con azioni molte confuse, Nagatomo, avanzato per l’inserimento di Chivu, dà vita ad un vero e proprio show prima con un destro da 25 metri che termina fuori e poi con un destro dall’interno dell’area terminato nelle braccia di Abbiati.

Al 75’ torna in campo Sneijder al posto di Milito e soli 2 minuti dopo Julio Cesar para atterra su azione insidiosa del Milan. Allegri ricorre a Seedorf messo in campo per Nocerino, l’olandese prova subito dai 25 metri ma ancora una volta Julio Cesar fa una grande parate elastica mettendo fuori, il brasiliano si ripete poi dopo sul tiro ravvicinato di Robinho , sul proseguo dell’azione il neo entrato El Shaarawy (inserito per Pato) mette in mezzo e l’arbitro chiama fuorigioco. Gli ultimi minuti sono di piena sofferenza per gli interisti e si registrano le ammonizioni di Thiago Motta, diffidato salterà la Lazio, e di El Shaarawy.

Il derby è sempre una partita a sè, questo si sa per certo. E quello che ha detto il derby di quest’anno però sa tanto di continuazione per l’Inter, per una squadra che piazza la sesta vittoria di fila, che vede avvicinarsi la testa della classifica, distante soli 6 punti ora, e che soprattutto sembra aver ritrovato una forza interna derivante dallo spogliatoio formato da Ranieri ed anche dalle reti del ritrovato Milito. I conti per lo scudetto sono totalmente riaperti e non è un caso se questa squadra inizia ad esser di nuovo un’insidia per chiunque, persino per chi solo qualche mese fa pensava di avere un avversario in meno per il tricolore. Ranieri ha guarito lo spogliatoio dopo il pessimo avvio targato Gasperini e quello che più può fare piacere a Moratti è che la sua squadra può giocarsela ad alti livelli anche se a volte limitata dalla troppa poca esperienza di alcuni suoi giocatori.

In attesa della Lazio c’è ilquinto posto in classifica e il tecnico ha voluto elogiare i suoi a fine gara ai microfoni di Sky: “Contro Juve, Napoli ed Udinese avevamo sempre preso gol alla prima disattenzione e per questo oggi volevo che la squadra fosse compatta in mezzo per poi ripartire. Nel primo tempo non siamo stati molto precisi, mentre nella ripresa siamo andati molto meglio. Stiamo facendo passi da gigante. Era importante vincere contro il Milan perché è la prima vittoria con una grande in questo campionato. Fino ad oggi infatti non eravamo mai riusciti a fare risultato contro le prime. Stiamo giocando bene e oggi siamo stati molto concentrati fin dall’inizio. Non pronunciamo la parola scudetto, ma ci stiamo rilanciando per le zone alte della classifica dopo un inizio difficile. Davanti corrono molto e noi stiamo cercando di scalare la classifica un passo alla volta. Adesso il nostro obiettivo è centrare un posto in Champions League”.

A 5 punti dai cugini non bisogna montarsi la testa ma un recupero evidente c’è stato. Il migliore in campo è stato senza dubbio Milito che ha dato profondità alla squadra e che, da non sottovalutare, ha siglato il goal della vittoria. Il Milan resta un po’ con l’amaro in bocca. Un po’ perché la partita è stata per larghi tratti dominata sul piano del gioco, un po’ perché comunque c’è stata una sorta di costante proiezione offensiva dei rossoneri. Un amaro in bocca derivante principalmente dall’erroraccio di Abate che ha spianato la strada del goal a Milito e che ha finito per penalizzare una partita dove ha tirato molto, realizzando nulla. Al di là della partita singola questo Milan sembra essere un po’ in ritardo con la condizione fisica e lo stesso Ibrahimovic, forse perché marcato troppo dagli avversari, non ha brillato come sempre muovendosi spesso sugli esterni.

Allegri comunque non fa pesare la sconfitta ai suoi direttamente da Sky: “Io credo che la sconfitta non ridimensioni nulla. La classifica è rimasta invariata perché le prime hanno fatto solo un punto. L’unica cosa che cambia è che l’Inter è tornata in corsa per il primo posto. Il Milan ha avuto un dominio territoriale creando però poco rispetto al possesso palla. Noi provavamo a costruire, mentre loro si difendevano con 10 uomini. La partita l’abbiamo fatta noi, mentre loro sono stati più attendisti chiudendo ogni varco per poi ripartire in maniera pericolosa. Sapevamo che se non fossimo passati subito in vantaggio sarebbe stata dura. Comunque lotteremo fino alla fine per lo scudetto, visto che siamo ad un passo dal primo posto. La settimana è stata molto movimentata e ci sarebbe servita una vittoria nel derby”.

Il migliore in campo rossonero è stato Van Bommel sempre al centro dell’azione e sempre pronto dare il massimo per i suoi, colpisce una traversa e dà la giusta copertura difensiva.

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