Cosentino ringrazia il Parlamento. Berlusconi: “Ora il processo da uomo libero”

di Mena Grimaldi

Nicola Cosentino ROMA. Nicola Cosentino è salvo, la Camera con 309 voti contrari e 298 favorevoli ha respinto la richiesta di arresto nei confronti dell’ex sottosegretario del Pdl campano. Determinanti nel voto sono stati gli esponenti della Lega e sei radicali.

Nonostante la tensione ampiamente palpabile degli esponenti del Carroccio, spaccati sul voto, i parlamentari del Pdl, a votazione conclusa, hanno applaudito a lungo il no dell’Assemblea di Montecitorio. Umberto Bossi è stato tra i leghisti a non votare. Tensione alle stelle, dunque, nella Lega Nord: nel corso della riunione del gruppo della Camera si è sfiorata la rissa tra due deputati, Luca Paolini e Gianpaolo Dozzo. Alla fine Bossi ha ribadito il sì all’arresto – dopo la frenata di ieri sera – pur concedendo libertà di coscienza a chi si sente “garantista”. Paolini, poi, nel suo intervento in aula ha elencato dei casi di malagiustizia secondo lui analoghi alla vicenda Cosentino, da Enzo Tortora a Calogero Mannino, da Dominique Strauss-Kahn a Francesco Musotto.Non hanno preso parte alla votazione anche Antonio Martino e Giulio Tremonti del Pdl, insieme ad altrisei deputati.

“Ringrazio il Parlamento per un dibattito proficuo e approfondito. Il Parlamento ha deciso in piena autonomia. Se i parlamentari avessero voluto seguire le indicazioni dei partiti il risultato sarebbe diverso”, ha commentato Nicola Cosentino lasciando la Camera dopo il voto sul suo arresto. “Sono vittima di un trattamento ingiusto e di un’aggressione mediatica, politica e giudiziaria”, ha aggiunto. Cosentino ha confermato l’intenzione di dimettersi da coordinatore del Pdl, ma che lo farà “dopo aver sentito i vertici del partito a livello locale e nazionale”. Ora “sarà un tribunale a stabilire la verità, non i pm. Se dovessi essere condannato anche solo in primo grado scomparirò dalla politica”, conferma.

Cosentino dopo il no all’arresto – Playlist video

“Ero convinto che questa sarebbe stata la decisione del Parlamento – ha detto Silvio Berlusconi –che non poteva rinunciare alla tutela di se stesso.E’ una decisione assolutamente giusta, in linea con la Costituzione. “Questa decisione – ha aggiunto il cavaliere – conferma che il processo continuerà regolarmente senza intoppi e il deputato Cosentino lo affronterà da uomo libero”.Quanto al cambiamento di posizione del Carroccio ha detto: “Non c’era in tutte le accuse una cosa che convincesse in qualunque modo. Non è che io ho convinto Bossi, è che le cose erano di per sé convincenti– ha assicurato – perché il fumus persecutionis era chiaro”.

A chi gli chiedeva un commento sull’esito della votazione, il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha risposto: “Chiedete alla Lega. Lo spiegheranno loro”. Mentre il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, ha sottolineato: “Purtroppo dobbiamo constatare cheil voto dei Radicali, motivato politicamente, è stato determinante. E’un’altra ferita”. Per il leader Udc,Pier Ferdinando Casini,il no alla richiesta d’arresto è “un errore politico”. “Io non l’avrei fatto”, ha aggiunto. Antonio Di Pietro ha fatto un appello al presidente della Repubblica perché si vada presto alle elezioni.

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