BRUXELLES.Al termine della riunione dell’Ecofin di martedì mattina a Bruxelles, il premier italiano Mario Monti ha auspicato che crescita e occupazione siano “una priorità e un tema unico” al centro del dibattito europeo.
Pur non sbilanciandosiin previsioni, Monti ha rivendicato la solidità delle nuove misure, in particolare le liberalizzazioni, varate la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri. “In Italia stiamo facendo la nostra parte”, ha detto, sottolineando di aver illustrato ai colleghi dell’Unione le misure sul consolidamento di bilancio, ma anche quelle su concorrenza e infrastrutture. “Tutti gli italiani – ha proseguito – stanno facendo veramente degli sforzi e credo che se ci mettiamo tutti insieme gli sforzi saranno minori, equamente redistribuiti e il risultato in termini di crescita e occupazione sarà maggiore e si vedrà prima”.
Sulle proteste in atto, come quella di tassisti, farmacisti e autotrasportatori, Monti ha detto che era tutto previsto.”Siamo ben consapevoli – ha ammesso il capo del governo – che le misure destano opposizione e preoccupazione, e talvolta ansia. In buona misura le reazioni erano state previste e lo sforzo che dobbiamo fare come governanti pro tempore è spiegare nel modo migliore le decisioni prese”.”Le proteste – ha osservato il premier – vanno esaminate caso per caso. Il rispetto della legalità è qualcosa che si può e si deve esigere. Certi diritti, come quello di sciopero, sono garantiti costituzionalmente, e la stessa Unione Europea si interessa di come assicurare il libero movimento delle merci, pur nel rispetto di questi diritti”. “Mercoledì incontrerà il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo. “Non posso e non devo dire adesso che cosa gli dirò, – ha detto Monti – sia perché lo dirò a lui, considero sempre seriamente questi incontri, sia perché ciò che gli dirò risulterà da un’analisi approfondita e aggiornatissima della situazione, che non ho in questo momento, perché in questi due giorni mi sono occupato di altri argomenti”.
E ha poi ricordato che a frenare la crescita economica sono state finora “gerarchie di valori sbagliate” seguite anche dalla politica per cui “il legittimo interesse della categoria è stato superato dall’interesse generale”. E questo, ha aggiunto, “non può essere”.
Entrando nei dettagli dell’Ecofin, Monti ha chiarito che per l’Italia è importante “assicurare coerenza” per le decisioni “che riguardano il fiscal compact”, il nuovo trattato fiscale. Sulle voci di una richiesta italiana di raddoppiare la dotazione da 500 a 1000 miliardi di euro del fondo Esm, ha sottolineato di non aver “mai indicato cifre”, ma confermato il “principio di aumentare le risorse” del firewall Ue. “Se gli importi sono di dimensioni” in modo tale “da essere considerati credibili dai mercati – ha precisato il premier – è molto probabile che non debbano mai essere sborsati”.
Quanto al ruolo della Banca centrale europea, secondo Monti è probabile “che si possa assistere ad una evoluzione” che porti la Bce a diventare prestatore di ultima istanza.