GENOVA. Secondo la procura di Chiavari fu un incidente – cadde dalla sua finestra sugli scogli – ma per molti la morte contessa Francesca Vacca Agusta, avvenuta nel gennaio del 2001, nella sua villa di Portofino, resta ancora un mistero.
Mistero che indissolubilmente sembra legare la donna con la sua prestigiosa villa. Sono tante le voci di “misteri” su quella villa che circolano nel luogo più chic per antonomasia della Liguria. Tant’è che nessuno vuole comprarla. E’ andata deserta, infatti, l’asta per la vendita di Villa Altachiara. Il prezzo base della vendita era di 34.750.000 euro. Le prossime aste – previste per maggio, giugno – prevederanno, dunque, un ribasso del 20 per cento. L’incasso servirà per ripianare il debito di circa un milione di euro che la Dmc Immobiliare, proprietaria di Villa Altachiara, ha accumulato verso lo Stato ed altri creditori.
Villa Altachiara venne costruita nel 1874 per lord Carnavon, magnate inglese finanziatore di una spedizione che portò alla scoperta del sepolcro di Tutankhamon. Fu acquistata alla fine degli anni ’60 dal conte Corrado Agusta.Mille metri quadrati circondati da tre ettari di giardino con piscina, eliporto e una splendida veranda sul borgo. Realizzata a fine ottocento dagli inglesi Carnavon, fu teatro, undici anni fa, nella notte dell’8 gennaio 2001, della tragica scomparsa della contessa Francesca Vacca Agusta, precipitata in mare dal giardino di casa.Negli anni Sessanta, la Fiat 500 con i sedili dalla tappezzeria floreale, di proprietà della contessa, ha accolto sulla piazzetta Bettino Craxi, Giulio Andreotti e Juan Carlos di Spagna. La vettura è parcheggiata ancora nella stradina d’accesso.
In questi anni varie erano state le voci sui possibili compratori della villa, dal magnate svizzero Franck Muller, noto per avere collaborato al perfezionamento del meccanismo Tourbillon, applicato agli orologi da polso che permette la scansione perfetta del tempo, al re della birra Kingfisher,Vijay Mallya. Ma di fatto nessuno si è presentato all’asta.
