MILANO.Borse europee in rialzo nella prima seduta dell’anno. Alla fine a Milano l’indice Ftse Mib segna un progresso del 2,42%.
Bene anche Francoforte con il Dax che guadagna il 3% a 6.075,25 punti, mentre a a Parigi il Cac 40 sale dell’1,98% a 3.222,30 punti. Chiuse Londra e New York. Una decisiva spinta agli indici è arrivata da un dato macro-economico tedesco: in Germania l’anno si è chiuso con un record nel numero degli occupati, saliti per la prima volta sopra i 41 milioni, livello mai superato dai tempi della riunificazione. Per l’Ufficio federale di statistica il numero delle persone occupate è stato in media di 41,04 milioni, in crescita dell’1,3% rispetto all’anno precedente.
Ai minimi degli ultimi vent’anni il tasso di disoccupazione, sotto il 7%. Sull’andamento influisce anche la crescita dell’indice Pmi cinese; a dicembre migliora anche l’indice Pmi dell’eurozona, rimanendo però al di sotto della soglia dei 50 punti che separa la crescita dalla contrazione dell’attività economica.
Lo spread tra i Btp decennali e i Bund tedeschi è tornato sotto la soglia dei 500 punti. Il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco ha chiuso a 499 punti, quasi 30 punti sotto l’apertura di oggi. Il rendimento del Btp decennale è al 6,82%. Lo spread ha chiuso sempre sopra i 500 punti dallo scorso 23 dicembre.
Sul fronte dei titoli bene l’energia con Terna e A2A, rialzi sopra la media per Fiat, Geox, Mediaset e Fonsai. La mancanza del riferimento di Wall Street non ha fermato la Borsa milanese, anche se gli scambi sono rimasti abbondantemente al di sotto del miliardo di euro di controvalore, a quota 800 milioni di euro, come peraltro nelle sedute precedenti, complice il periodo di ferie.
Intanto, lo Stato è meno costoso nell’anno appena trascorso. Nel 2011 il fabbisogno annuo del settore statale ammonta, con i dati provvisori al 31 dicembre 2011, a circa 61,5 miliardi: 5,5 miliardi in meno rispetto all’anno precedente che aveva chiuso con un fabbisogno annuo di circa 67 miliardi. Lo rende noto il Tesoro.
A dicembre si registra un avanzo del settore statale provvisoriamente determinato in oltre 8 miliardi, inferiore di circa 2 miliardi rispetto a quello realizzato nel dicembre 2010 che fu di oltre 10 miliardi. Lo rende noto sempre il Tesoro precisando che in termini omogenei, tenuto conto dell’erogazione a favore della Grecia e della riduzione della percentuale di acconto Irpef, l’avanzo del mese si attesterebbe a oltre 12 miliardi.