Differenziata, il sindaco parla di “boicottaggio”

di Redazione

Antonio Cerreto  Aldo TagliafierroMADDALONI. Le dichiarazioni del sindaco sul “boicottaggio da parte della politica” portano il consigliere Aldo Tagliafierro a presentare un’interrogazione urgente.

I contenuti dell’interrogazione fanno capire chiaramente che il capogruppo dell’Idv è particolarmente critico sulla motivazione data dal sindaco Antonio Cerreto sui ritardi e sul mancato raggiungimento degli obiettivi minimi stabiliti per evitare il commissariamento sui rifiuti. Al momento ha provveduto il Prefetto, con una diffida, a creare nel centrodestra tanta fibrillazione. Si corre il serio rischio che dopo aver provocato la caduta dell’ex sindaco Farina, ora Cerreto potrebbe subire la stessa sorte, dovendo farsi guidare da un commissario per garantire l’intera gestione dei rifiuti in città. Ha tre mesi di tempo per mettersi in regola, per raggiungere il 35%, quota stabilita con l’ ingiunzione prefettizia.

Ma al di là degli aspetti amministrativi, restano le parole del sindaco. Parole di accuse verso sconosciuti politici del sabotaggio. “L’arretramento della raccolta differenziata e l’intero fallimento della gestione dei rifiuti sono la logica conseguenza dell’incapacità dell’amministrazione Cerreto a governare i processi di efficienza e di efficacia che riguardano l’immondizia, ma anche tutte le questioni ambientali rimaste irrisolte in città. Le sue dichiarazioni – chiarisce il consigliere Tagliafierro – investono una non definita politica che gli rema contro e che da parte mia suscitano solo tanta comprensione umana, per il fatto che il disastro amministrativo politico-amministrativo di cui è artefice, è senza precedenti. E’ unico. Ed è per questo che lo comprendo. E comprendo anche i manifesti fatti affiggere in città da ignoti firmatari. Ma non può essere giustificato il salasso, che strozza i maddalonesi, costretti a pagare insopportabili tributi per le inadempienze del sindaco a mettersi in regola con il sistema della raccolta differenziata. Le accuse – continua l’avvocato Tagliafierro – vanno chiarite ed al più presto. Il sindaco è tenuto a dire apertamente quale parte politica lo ostacola sui rifiuti. Faccia pure i nomi dei responsabili. Se il boicottaggio però viene dalla politica che lo sostiene, la minoranza non si tirerà indietro nel dargli una mano. Se non vengono fuori circostanziate precisazioni, devo pensare che il sindaco potrebbe essere vittima di personalissimi convincimenti e basta. Questo però è un altro problema, che non interessa la politica”.

L’inerzia dell’amministrazione nel contrastare l’abbandono incontrollato lungo le strade di rifiuti solidi urbani e di rifiuti speciali, anche ingombranti, gli annunci dell’ex assessore Di Nuzzo, che rassicurava sulla piena realizzazione del riciclaggio, la raccolta della raccolta differenziata cosiddetta a macchia di leopardo, l’isola ecologica diventata una postazione di sicuro riferimento per i cittadini, ma con orari ballerini di apertura e chiusura, che continuano a tutt’oggi a disorientare l’utenza, questo e tant’altro ancora sono diventati i bersagli di critiche all’operato di Cerreto, finite addirittura nelle stanze dei tribunali, per contenziosi ancora in corso. “Anch’io più volte mi sono scontrato sulle discariche abusive sul nostro territorio. Ma da parte del sindaco ci sono state solo smentite, seguite da precisi interventi geografici su dove si trovassero i cumuli di immondizia e da rassicurazioni sulla produttività del servizio offerto. Se il sindaco – conclude Tagliafierro – avesse dato ascolto ai Comitati, ai cittadini, a Legambiente e alla politica di minoranza, oggi sicuramente si ritroverebbe con qualche problema in meno e senza l’ultimatum del prefetto, che pesa come un macigno per una città, che sarà colpita da nuovi aumenti della Tarsu. Sarà una corsa contro il tempo, ma a questo punto è preferibile che ci sia una persona esperta e responsabile a rendere vivibile la nostra città. Maddaloni non può essere continuamente disonorata dalla politica di maggioranza, che pensa solo a litigare, tralasciando gli interessi dei cittadini”.

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