MADDALONI. In una nota i circoli di Idv, Sel e Rifondazione, insieme allassociazione Civitas è, attaccano lamministrazione Cerreto sul fronte dei rifiuti.
Maddaloni sommersa dai rifiuti, le isole ecologiche chiuse, la ditta della raccolta dei rifiuti e i lavoratori che si scaricano reciprocamente le responsabilità, unamministrazione comunale inerte di fronte al disastro igienico-sanitario, un sindaco che si crogiola nellillusione che non farà la fine di Farina ma al più verrà commissariato per il fallimento della raccolta differenziata anche se ciò implicherà un ulteriore aumento della tassa sui rifiuti, è questo il quadro devastante di una città che Cerreto avrebbe fatto risorgere dalle sue ceneri come lAraba Fenice ma che invece sta riducendo ad una Pompei dove limmondizia ha sostituito la cenere e i lapilli.
A fronte di questo disastro il sindaco e la ditta lanciano la ridicola accusa di boicottaggio da parte dei lavoratori per nascondere le vere responsabilità, che risiedono, viceversa, da una parte nella totale incapacità dellAmministrazione di programmare dei servizi ambientali degni di questo nome e dallaltra in una Azienda con scarso know how in termini di operatività e pianificazione e con una insufficienza di investimenti aziendali per quanto riguarda attrezzature, macchine e servizi per il personale. Una azienda che al primo ritardo del Comune nel pagamento del canone di servizio fa venir meno le retribuzioni dei lavoratori ricattando la città.
La denuncia delle confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil sul contesto in cui operano i lavoratori lascia sconcertati: senza servizi igienici, senza docce, senza spogliatoio, senza vestiario, senza dispositivi di protezione, senza sorveglianza sanitaria, con insufficienti automezzi e anche mal funzionanti, una situazione di cui lamministrazione comunale non può non essere a conoscenza ma che poco fa per rimuoverla in ossequio alle leggi vigenti, per il rispetto del capitolato di gara, per garantire alla città una situazione igienica e sanitaria civile.