Tagliata quota di ristoro ambientale, allarme della maggioranza

di Redazione

 SANTA MARIA CV. La Regione Campania “taglia” le quote di ristoro ambientale per la presenza di impianti di trattamento dei rifiuti sul territorio sammaritano e i consiglieri comunali di maggioranza (primo firmatario Giuseppe Rinaldi) …

… predispongono una mozione da sottoporre all’approvazione del prossimo civico consesso. “La città di Santa Maria Capua Vetere – si legge nel documento – risulta sede di impianti di categoria 3 (includenti Stir, digestori anaerobici, impianti di compostaggio).

A ogni impianto viene riconosciuto un contributo pari a 3,12 euro per tonnellata di rifiuti trattati, a fronte dei 5,20 euro attualmente erogati”. Tale contributo va poi quantificato tenendo conto anche della classe dimensionale del Comune sul quale l’impianto è ubicato (nel caso di Santa Maria Capua Vetere il parametro è 0,95). Va inoltre considerato – sottolineano i consiglieri di maggioranza – che la quota di ristoro spetta per il 70% al Comune sammaritano e per il restante 30% ai Comuni limitrofi.

“L’eventuale approvazione del regolamento deliberato e proposto dalla giunta regionale – si legge ancora nella mozione – comporterebbe, per la città di Santa Maria Capua Vetere, una drastica e allarmante riduzione del contributo, pari a circa il 60% di quanto sinora erogato, vanificando di fatto l’azione di ristoro prevista dal legislatore, con grave e ulteriore nocumento per il bilancio comunale”.

Per tali ragioni, i consiglieri danno mandato al sindaco Biagio Di Muro e alla giunta comunale di porre in essere ogni iniziativa volta a scongiurare tale consistente taglio della quota di ristoro, promuovendo eventuali iniziative congiunte con le amministrazioni comunali confinanti ugualmente danneggiate dal provvedimento.

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