Nasce il primo sportello antiviolenza dei Comuni Atellani

di Redazione

 SANT’ARPINO. Sarà il primo sportello antiviolenza dell’area atellana e nascerà a Sant’Arpino. Dopo la firma del protocollo d’intesa con l’associazione “Noi voci di donne” è il sindaco Eugenio Di Santo a rendere ufficiale la notizia.

“E’ con immensa soddisfazione – dichiara il primo cittadino – che la nostra amministrazione ha deciso di siglare un accordo con l’associazione e istituire uno sportello antiviolenza interamente dedicato alle donne”. L’iniziativa si propone, grazie al lavoro di uno staff specializzato, di accogliere, informare, affiancare, sostenere e accompagnare le donne maltrattate e di contrastare e prevenire ogni forma di violenza. L’idea è quella di fornire servizi a sostegno delle pari opportunità e al contrasto alla violenza di genere, attraverso uno sportello informativo e un punto informatico, raccogliendo dati e informazioni.

Lo staff si occuperà di dare sostegno morale e psicologico alle donne maltrattate, di offrire loro ascolto e progettare insieme un percorso di uscita dalla situazione di violenza grazie all’interazione con le Forze dell’Ordine, il Pronto Soccorso, Medici, Psicologi e Assistenti Sociali. Lo Sportello d’ascolto metterà a disposizione consulenze psicologiche e legali gratuite ed eventuali possibilità di fruire di centri di accoglienza nei casi in cui l’allontanamento dall’ambiente familiare sia necessario.

“Riteniamo doveroso – continuano il sindaco, il consigliere delegato alle pari opportunità Maurizio Di Serio, gli assessori Aldo Zullo e Salvatore Lettera – dare alle donne maggiori opportunità non solo di confronto, ma anche di rapportarsi con un pool di esperti che potranno essere molto utili per il loro percorso. I maltrattamenti sulle donne rappresentano una delle violazioni dei diritti umani più diffuse e vergognose. Una donna ogni tre nel mondo subisce maltrattamenti nel suo ambiente familiare, in quello professionale e, in generale, nella vita di ogni giorno e questa situazione colpisce, in maggiore o minore misura, tutti i paesi senza eccezione. Dati allarmanti e preoccupanti se si pensa che, l’anno scorso, soltanto in Italia, sono stati denunciati oltre un milione di casi di violenza su donne, di ogni età, provenienza e religione. E nel corso di quest’anno, il numero delle denunce è aumentato drasticamente senza contare tutte coloro che subiscono le violenze senza riuscire trovare il coraggio di denunciare. I maltrattamenti fisici, sessuali o psicologici – concludono – sono per molte, troppe donne, un dramma quotidiano che tocca anche le nostre realtà. E’ per questo che abbiamo fortemente condiviso il progetto e siamo felici di essere riusciti a concretizzarlo grazie alla sinergia con la nostra commissione pari opportunità”.

“La nostra associazione – ha affermato Pina Farina, presidente di “Noi voci di donne” –è da sempre al fianco delle donne per un sostegno morale, soprattutto a quelle che non sono in grado di conquistare la propria autonomia culturale e politica. Più volte, nel corso dei nostri incontri, il sindaco Di Santo ha espresso un pensiero favorevole a tutte le nostre iniziative sociali, e la firma del protocollo è la prova concreta della condivisione del nostro operato. Sono certa che da oggi grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale e con la commissione pari opportunità riusciremo a fare grandi cose”.

“Siamo orgogliose – ha concluso la presidente della commissione pari opportunità Iolanda Boerio – che il nostro paese sia il primo dell’area atellana a concretizzare un progetto del genere. D’altra parte siamo anche stati i primi ad istituire una commissiona pari opportunità. Lottare perchè i diritti delle donne non siano mai più violati deve rappresentare una priorità e la nostra commissione, nel suo piccolo, lo fà fin dalla fondazione. Tante le iniziative che abbiamo realizzato fino ad ora e che hanno visto le donne protagoniste indiscusse e l’approvazione di questo progetto, che ci darà la possibilità di aiutare chi ne ha bisogno, ci rende ancora più felici e orgogliose. Il mio ringraziamento doveroso và all’intero staff dell’associazione ‘Noi voci di donne’, all’amministrazione comunale e alla responsabile dei servizi sociali, la dottoressa Silvana Esposito, per aver contribuito con impegno ed energie al raggiungimento di questo obiettivo così importante”.

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