Zona industriale, tra buche e discariche abusive

di Emma Zampella

 TEVEROLA. È la strada più trafficata della zona, ma anche la più impraticabile: le telecamere di Pupia sono ritornate nella zona industriale Asi “Aversa Nord”, tra Gricignano, Carinaro e Teverola.

A distanza di un anno circa, la situazione non sembra minimamente cambiata, se non addirittura peggiorata. Dopo un primo intervento di manutenzione,il manto stradale continua ad essere dissestato. Dalle immagini è possibile notare la presenza dibuche cheimpediscono la normale circolazione, mettendo a rischio l’incolumità degli automobilisti.

Non a caso, vi èun numero sempre maggiore di incidenti provocati dagli stessi automobilisti che cercano di evitare le buche per non arrecare danni alle proprie vetture. Sul posto abbiamo raccolto la testimonianza di un operaio che ogni giorno è costretto a praticare la strada per recarsi a lavoro: l’uomo ci ha informati per ben due volte ha subito danni gravi alla sua auto. Chi lo risarcirà? Il problema principale è proprio questo: si tratta di una strada provinciale, che attraversa i territori dei tre Comuni, ma la manutenzione spetterebbe al consorzio Asi di Caserta.Spesso si effettuano interventi di “rattoppo” con qualche secchio di nuovo asfalto, ma non è una soluzione definitiva, dal momento basta un po’ di pioggia perché il problema si ripresenti.

Ma la presenza delle buche sull’asfalto è solo uno dei tanti problemi presenti nell’area, carente anche di illuminazione, che rende impossibile la visibilità in caso di nebbia o di maltempo, di segnaletica stradale orizzontale e verticale, indispensabile nel tratto di duetornanti molto pericolosi situati nei pressi della stazione ferroviaria, scenario di incidenti anche molto gravi, come la cronaca spessotestimonia. Senza dimenticare i rifiuti abbandonatiai lati della carreggiata onelle stradine rurali che emanano un odore sgradevole e sono causa di numerosi incendi, appiccati soprattutto di notte.

E’ necessario, pertanto, un intervento radicale di riasfalto e bonifica della zona. A protestare sono soprattutto i dipendenti delle numerose aziende presenti sul territorio, costretti a percorrere quella strada quotidianamente.

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