AVERSA. La nostra è una pianificazione strategica in quanto: è Consensuale (perché la Comunità è daccordo sugli obiettivi); è Operativa (perché è concreto ed attuabile il piano degli interventi); …
… è Flessibile; ha uno sguardo sul lungo periodo ma prevede interventi a breve; pianifica per Aree Vaste. La nostra pianificazione si propone di ridare vita ad una parte del cuore antico della città, una parte cioè di quella città radiocentrica (che ha uno schema urbanistico a centro focalizzato) la quale risulta il nodo della rete dei flussi che interessano la nostra cara Aversa, fondata da Raiunulfo Drengot nel 1022.
Romualdo Guida, architetto e ingegnere, rappresentante di Corso Normanno, torna sul progetto di recupero del centro storico normanno e lo fa a margine del convegno Aversa, città dei parchi, dove doveva essere rappresentata questa pianificazione, se, come per sua indole fa (per carità, autorevolmente!), non avesse occupato manu militari la scena il preside Carmine Gambardella.
Partendo dallArea Vasta che noi identifichiamo come la Grande Aversa (cioè Aversa più Lusciano, Trentola Ducenta, San Marcellino, Frignano, Casaluce, Teverola, Carinaro e Gricignano ovvero gli antichi borghi della città che erano tutti in territorio di Aversa fino al Settecento), ha dichiarato il professionista lanalisi dei flussi determina come centrale, rispetto ad una pianificazione urbanistica seria, la rinascita, corporale e funzionale, del nucleo antico della città normanna esaltando la sua vocazione naturale: Aversa non più periferia di Napoli ma con una identità riconosciuta, città a vocazione turistica e culturale.
“Una pianificazione strategica che, come dicevamo continua Guida deve essere innanzitutto operativa, ci impone di partire da unarea definita che abbiamo identificata in un cosiddetto Quadrilatero della Vita delimitato dalle vie Drengot, S. Martella, S. Marta e via S. Nicola con laggiunta di alcune aree prospicienti la cosiddetta piazza Marconi e uno spazio incolto Fuori le Mura. Come è stato possibile vedere fuggevolmente dalle slide proiettate, la nostra pianificazione strategica interessa tre blocchi: larea del già detto Quadrilatero della Nuova Vita, larea del vuoto urbano costituito dalla toponomasticamente definita piazza Marconi e quello che noi ci proponiamo di realizzare (in tema di parchi): il Parco della Musica. Si tratta di progettare unarea verde con la realizzazione di un giardino allitaliana, cioè con un disegno definito di aiuole, percorsi pedonali, macchie di intensa piantumazione (una sorta di boschetti) ed una realizzazione di manufatti ecocompatibili, particolarmente produttori di energia alternativa, in una architettura di grande pregio, dove ci si propone di alloggiare funzioni che, per la grande affluenza di pubblico e per spazi operativi non possono essere alloggiati in manufatti recuperati nel nostro Quadrilatero della Nuova Vita. Vogliamo realizzare un vero Parco attrezzato che abbiamo definito come un propileo che introduce in maniera trionfale al cuore rigenerato della città che, quindi, possa raccordare ledilizia senzanima che è stata realizzata negli anni Settanta del secolo scorso con lantica edilizia che, col nostro intervento, intendiamo riportare a nuova vita!.