AVERSA. Il pungolo ha avuto la prima attesa precisazione. Lavvocato Antimo Castaldo, leader di Democrazia e Territorio, ci ha chiamato per evidenziare che lui ha parlato di discontinuità con gli ultimi dieci anni di amministrazione Ciaramella.
Intanto, l’altra sera, in unaffollata sala della sede di Democrazia & Territorio, in via Seggio 103, ad Aversa, si è svolta la presentazione del programma dellassociazione guidata da Antimo Castaldo. E stato proprio il presidente del sodalizio politico-culturale ad introdurre il dibattito, per poi passare la parola ai relatori che hanno affrontato i singoli argomenti presenti nel documento programmatico.
Ferdinando Tavasso, dirigente pubblico del settore politiche sociali, si è soffermato sui Servizi alla persona ed alla comunità, sottolineando come grazie alla legge 328 non si parla più di assistenzialismo ma di diritti sociali. Il ruolo del Comune è capovolto ha continuato Tavasso per cui basta alle iniziative a pioggia fatte a scopo clientelare. Bisogna valorizzare i servizi del terzo settore, la libera iniziativa di cittadini, associazioni, cooperative. Nel caso diventi forza di governo, ha concluso Democrazia & Territorio si batterà per listituzione nella città di Aversa dello Sportello Antiusura e Antiracket.
Sul tema de Lassetto e lutilizzazione del territorio è stata la volta di Gaetano Fusco, docente alla facoltà di architettura della Sun. Fusco è intervenuto sullutilizzazione della vasta area dellOpg, anche in previsione della chiusura votata recentemente da un ramo del parlamento. Bisogna restituire alla città lo spazio carcerario destinando larea a Parco della Musica con un nuovo Auditorium, rigenerando la Cavalerizza Borbonica e la Chiesa di Santa Maria degli Angeli. Il tutto ipotizzando la creazione di un nuovo parco urbano che faccia da Centro per le arti e la musica.
Lo sviluppo economico è stato largomento trattato da Luca Fabozzi. Proprio il Comune deve fare da bussola allo sviluppo ha esordito Fabozzi puntando, innanzi tutto, alla massima trasparenza. Per questo Democrazia & Territorio propone la rete wi-fi libera su tutto il territorio e la diretta web delle sedute del Consiglio comunale.
Agli interventi dei relatori sono seguiti quelli del pubblico presente in sala. Significative le parole di Mario Francese, in rappresentanza di SeL, e del segretario del Pd Mariano DAmore. Ambedue hanno apprezzato il lavoro compiuto in questi due anni di vita da Democrazia & Territorio sul territorio ed i temi sviluppati nel dibattito, confermando unidentità di vedute con molti punti presenti nel programma e auspicando lavvio di un confronto che possa avere esiti positivi in vista delle elezioni del prossimo maggio.
Il presidente Castaldo ha poi preso la parola per trarre le conclusioni. Tutto politico il suo intervento, incentrato su alcune dichiarazioni apparse in questi giorni sui quotidiani e le alleanze. Ad Aversa cè necessità di partecipazione, è stato lincipit di Castaldo di interessarsi al bene comune. Non ci interessa fare consociativismo, inciucio. Quando si parla bisogna tenere presente la storia della città, a partire dagli anni 70 e 80. Sono sempre gli stessi, quelli della politica familiare che ha portato al sacco urbanistico di Aversa. Noi puntiamo alla riqualificazione etica di questo territorio. Non si possono fare accordi con chi ha prodotto unesperienza fallimentare di governo cittadino. Per questo non possiamo accettare ciò che ha affermato Alberto Coppola. Il governo di salute pubblica formato da Pdl, Pd e Udc è la stessa coalizione che appoggiava il sindaco di Casapesenna Fortunato Zagaria, arrestato di recente. Il Pd ha detto già di no, ora aspettiamo le risposte di Pdl e Udc, ma soprattutto la risposta di Abc, cui Coppola ha aderito. Vogliamo capire se queste affermazioni sono una sua personale iniziativa o fanno parte di un progetto politico della neonata associazione. Abc deve chiarire subito e prenderne, eventualmente, le distanze. Cè poi un altro dato politico importante che scaturisce da queste dichiarazioni. Il primo ad essere daccordo su un patto fra Pdl, Pd e Udc è il sindaco Ciaramella, che così facendo sancisce il suo fallimento e quello del centro destra nel governo di questa città. Noi pensiamo ad altro. Pensiamo alla sanità, ai diritti sociali, alla soppressione degli uffici giudiziari, di cui nessuno parla. I partiti, in questo momento, vivono un disagio, devono essere aiutati a crescere. Ma nessuno vuole fare regali. Noi non andremo da soli alle prossime elezioni. Faremo il gioco di chi ha male amministrato. Puntiamo ad unalleanza progressista seria che risolva i problemi della città. La sfida non è solo vincere, ma soprattutto amministrare bene. Quindi presentiamoci in maniera unitaria ha concluso Castaldo senza pregiudizi e personalismi.
Infine, per le cattive condizioni del tempo, Democrazia & Territorio ha rinviato a data da destinarsi luscita in via Roma con il gazebo, prevista per domenica 12 febbraio.