AVERSA. A questo punto il nome di Antonio Farinaro non ci sta più bene. Dal Popolo della Libertà, che a lungo lo ha corteggiato, perlex presidente del consiglio comunale in quota Udc ci sarebbe il disco rosso.
Ad onor del vero, lavvocato aversano ha sempre fermamente declinato ogni proposta. Nel gioco delle possibili alleanze, infatti, i pidiellini si sono irrigiditi, anche a seguito della posizione assunta a livello provinciale dal partito del presidente Mimì Zinzi. Tuttavia, occorre dirlo, il partner privilegiato, al di là delle liste e dei movimenti satelliti, come Gruppo della Libertà, Aversa Più, Nuovo Partito Socialista e Udeur, rimane sempre lUdc.
Il partito di Casini, infatti, è ritenuto lalleato ideale anche perché, una volta stabilità lalleanza con il partito di Cesa, non sarebbe più possibile la realizzazione di un grande centro, per cui anche liste centriste come Noi Aversani o leventuale lista di Peppe Stabile e i seguaci dellex parlamentare Paolo Santulli. Questultimo, in particolare, non pare non creda possibile che il centro possa vincere senza uneventuale alleanza con il Popolo della Libertà. Se così fosse, alla fine, eccettuate le diverse liste civiche nate con lintento di far guadagnare la poltrona di consigliere comunale al proprio candidato a sindaco, ci sarebbero due grossi schieramenti ai due poli opposti. Sempre che, ovviamente, non vada in porto la proposta di governo di salute pubblica lanciata da Alberto Coppola, supportata a livello trasversale, sulla quale, a quanto è dato sapere, qualcuno starebbe lavorando.