AVERSA. Non capiamo perché lUdc non ci vuole, ma se così sarà ce ne faremo una ragione, dovendo, poi, spiegare a quel blocco sociale che ci ha scelto che lalleanza non cè più.
Questa, in estrema sintesi, la posizione del leader provinciale del Pdl, il senatore aversano Pasquale Giuliano. Siamo stati i primi a caldeggiare e privilegiare lalleanza con lUdc, ha affermato Giuliano, che ha sottolineato: E sono ancora convinto che possa proseguire come impegno comune a costituire la casa dei moderati che entrambi inseguiamo da anni.
Il senatore pidiellino rivela anche di aver incontrato il padre padrone dellUdc casertano, Domenico Zinzi, evidenziandogli la volontà di continuare, ma se la strada scelta è quella che si profila alla Regione, alla Provincia, ai comuni, allora non possiamo che prenderne atto e comportarci di conseguenza.
Per quanto riguarda la città normanna, Giuliano ha dichiarato: Ad Aversa, in particolare, poi, lalleanza è andata avanti per dieci anni con una folta partecipazione. Errori probabilmente sono stati commessi, ma si possono correggere. Non vedo motivi per dissolvere questa esperienza, ma se si deciderà di percorrere unaltra strada, noi non potremo non decidere di avvertire il blocco sociale che ha scelto lattuale coalizione che le cose sono cambiate.
Intanto, lunedì sera, si riuniràil gotha cittadino dellUdc per decidere se ottemperare alle indicazionide presidente Zinz, che vorrebbe i centristi divisi dal Popolo della Libertà e costruttori del Terzo Polo, o continuare lalleanza con i berlusconiani a livello cittadino. I centristi di Casinisono praticamente divisi a metà, con gli istituzionali (ossia gli assessori Pasquale Diomaiuta e Romilda Balivo) rivolti al Pdl e il commissario cittadino e il suo vice, Carmine Bisceglia e Gennaro Morra, e il capogruppo consiliare Gilberto Privitera propensi alla realizzazione del grande centro. Sono in molti ad ipotizzare che, alla fine, lUdc possa essere costretto a dividersi con Diomaiuta e Balivo che potrebbero scegliere di passare armi e bagagli al Pdl.