AVERSA.Usando documenti contraffatti, si sostituiva ai candidati, compilava gli elaborati al loro posto e, grazie alla sua preparazione, scalava le graduatorie, consentendo a terzi di conquistare un posto di lavoro.
È accaduto almeno sei volte. Si tratta di un insegnante di educazione fisica di Aversa, G.M., di 31 anni, sorpreso nei giorni scorsi mentre, nell’hangar dell’aeroporto di Guidonia, mentre partecipava al concorso per agenti della polizia di Stato al posto di un suo ex allievo, C.A., di Capaccio (Salerno), e denunciato.
La scorsa settimana il professore aveva sostituito un giovane partecipante alle prove del concorso per entrare in polizia. Martedì i carabinieri della stazione di Guidonia, località dove si erano svolti i fatti, su delega della procura di Tivoli, hanno eseguito una perquisizione presso la sua abitazione ad Aversa, dove avrebbero trovato ulteriori indizi che farebbero ipotizzare una sorta di abitudine per queste sostituzioni da parte del docente aversano di via dei Torchi.
Protagonisti della vicenda l’intraprendente e temerario 25enne della provincia di Salerno che, in combutta con il proprio professore, si era fatto sostituire utilizzando una carta di identità taroccata, con le generalità del ragazzo e la foto del docente. La truffa è stata scoperta grazie ad un altro concorrente, ex alunno presso un liceo aversano del professore, docente di educazione fisica, che quando ha visto che questultimo allappello rispondeva alla chiamata di un altro nome ha avuto il sospetto che qualcosa non quadrava. A questo punto, il concorrente ha segnalato i propri dubbi ai sorveglianti preposti ai controlli delle prove. Questi ultimi, a loro volta, hanno avvertito dei dubbi dellex alunno i carabinieri in servizio presso laeroporto di Guidonia-Pdi Mare, nei cui hangar si stavano svolgendo le prove.
I militari hanno portato il professore nei propri uffici ed hanno accertato che la carta di identità delluomo era stata falsificata apponendovi la foto del docente e le generalità dello studente aspirante poliziotto. Una truffa ben congegnata che solo il caso ha fatto saltare. Se non fosse stato per quell’ex studente che stava per andarlo a salutare, quando ha sentito rispondere ad un nome sconosciuto, infatti, quasi certamente, la sostituzione sarebbe andata in porto, anche perché controlli più approfonditi con circa 2800 candidati sono difficili a farsi. Per i due protagonisti la denunzia per una sfilza di reati: truffa, sostituzione di persona, uso di atto falso e falsità materiale in concorso fra loro.