NAPOLI. Ciao Al. Così Il primo cittadino napoletano, Luigi De Magistris, in un messaggio video, si è rivolto ad Al Pacino.
Il grande attore hollywoodiano è stato invitato a presentare Wilde Salome, lultima fatica come regista del divo americano di discendenza italiana, nella vecchia capitale borbonica. Dalle stanze di palazzo San Giacomo, De Magistris ha dichiarato la sua ammirazione e quella dei napoletani per il Premio Oscar 93 ed in particolar modo per le sue interpretazioni in Serpico, il Padrino e Scarface, adottati come modelli di ostentazione della ricchezza e della potenza malavitosa locale(chiaro il riferimento alla villa di Walter Schiavone,costruita secondo la scenografia dei film).
Napoli viene presentata come la città della cultura, della musica , delle chiese e del Teatro San Carlo; del drama. Da qui nasce linvito, di cui il primo cittadino si fa latore,a vivere laccoglienza napoletana. Il messaggio al caro Al, in attesa di risposta, ha già aperto un fronte dironia, che sul web ha prodotto fantasiose parodie.
Particolare ilarità ha suscitato la rappresentazione di un simil De Magistris, che offre ospitalità ad Al . Bano. Il noto cantante pugliese, di cui viene decantato la sua poliedricità nel riciclarsi come produttore di vino nel periodo di magra per i cantanti, viene invitato a degustare pizza fritta ed altre specialità locali. Per non andare incontro a figure poco edificanti come nel caso Vecchioni, il sindaco farebbe bene a non precludersi l ipotesi del secondo Al. In fondo, New York e Cellino San Marco non sono così lontane.