NAPOLI. 32 persone arrestate e 5 milioni di euro di beni sequestrati. E il bilancio delloperazione compiuta mercoledì mattina dai carabinieri del comando provinciale di Napoli nellambito di uninchiesta sui cosiddetti falsi invalidi.
Gli indagati avevano finora riscosso pensioni di invalidità con accompagnamento, per oltre un milione di euro. Le accuse, contestate dalla Procura di Napoli, sono di truffa aggravata, contraffazione di pubblici sigilli e falso. Dall’inizio dellinchiesta sono 201 finora gli arrestati. Le false certificazioni, attestanti anche patologie gravissime (invalidità mentali, oncologiche, cecità) venivano presentate alle Municipalità e da qui girate allInps che provvedeva alla liquidazione. Una delle arrestate risultava invalida al 100%, ma ha confessato candidamente che svolgeva lattività di badante.
A gestire la maxitruffa, secondo gli investigatori, era la camorra, in particolare esponenti del clan Mazzarella che proponevano agli interessati di poter avere un assegno di invalidità. Si occupavano della documentazione da presentare e, una volta concessa linvalidità, si facevano consegnare tutti gli arretrati e, in alcune circostanze, anche una quota sullassegno mensile. Nel giugno 2011, nel quartiere Pendino, a ridosso del centro storico della città, fu scoperta una fabbrica di documenti falsi prodotti dal clan.
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