I disoccupati “incartano” la sede della Regione

di Redazione

 NAPOLI. Momenti di tensione al presidio organizzato davanti alla sede della Regione Campania in via Santa Lucia a Napoli.

Un gruppo di manifestanti ha bloccato l’accesso del palazzo dell’Ente esponendo dei cartelli con su scritto “palazzo chiuso” e sistemando alcuni dei nastri bianchi e rossi che si usano per delimitare i cantieri. La polizia è intervenuta per allontanare i manifestanti dall’ingresso del palazzo. Una donna, che è stata portata via in ambulanza, ha sostenuto di aver ricevuto un colpo durante i contatti con la polizia.

Intanto, continuano le performance degli artisti di strada che stanno presidiando la Regione Campania insieme ai manifestanti, appartenenti a vari gruppi di disoccupati, precari e ambientalisti che chiedono interventi sul fronte del lavoro, del welfare e della difesa del territorio. Si tratta delle stesse sigle che nei giorni corsi avevano attuato un presidio in via Santa Lucia, provocando l’intervento della questura.

I manifestanti contestano ancora quanto avvenuto mercoledì (“la zona intorno alla Regione è stata trasformata in una zona rossa, con pesanti disagi anche per residenti e commercianti”); in serata la questura ha ricordato che ai manifestanti era stato prescritto di tenere il presidio in via De Cesare, adiacenze piazza Plebiscito (“luogo logisticamente più idoneo a contenere la presenza dei partecipanti, segnalata dagli organizzatori in circa mille persone”), e non all’esterno della Regione. Specificando che, in ogni caso, non era stata vietata alcuna manifestazione.

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