Le spoglie di Santa Maria Goretti a Pompei

di Redazione

 POMPEI. Sono giunte venerdì mattina a Pompei le spoglie mortali di Santa Maria Goretti, canonizzata nel 1950 da Papa Pio XII.

L’arrivo del corpo venerato nella piazza Bartolo Longo, dove è stato accolto dall’Arcivescovo Prelato di Pompei, Carlo Liberati, dal clero, dalle religiose, dalle associazioni, dalle autorità civili e militari e dai tanti pellegrini che ogni giorno affollano la Basilica mariana. Dopo l’accoglienza Liberati ha piresieduto la solenne concelebrazione Eucaristica.

Nel pomeriggio di sabato sarà celebrata la Santa Messa, al termine della quale l’Urna con le spoglie mortali della Santa ripartirà per una breve sosta di preghiera nella Chiesa di Santa Maria Goretti a Castellammare di Stabia, in località Fontanelle, da dove poi proseguirà per Solofra. Pompei è la quinta tappa della peregrinatio del Corpo della Santa in Campania, regione dove visiterà dieci comunità particolari dal 13 al 29 febbraio.

L’esempio di Maria Goretti è testimonianza di fede e di valori autentici, riaffermati in un mondo che sembra non riconoscere più nulla di definitivo e assoluto. La ragazza, nata a Corinaldo, in provincia di Ancona, il 16 ottobre 1890, fu figlia dei contadini Luigi Goretti e Assunta Carlini, che presto si trasferirono nell’Agro Pontino. Nel 1900, alla morte del padre, la madre trovò un lavoro per sostenere la famiglia, lasciando a Maria il compito di badare alla casa e ai suoi fratelli. A undici anni Maria si accostò alla Prima Comunione e maturò il proposito di morire prima di commettere dei peccati. Il 5 luglio del 1902, Alessandro Serenelli, un giovane di 18 anni, che si era innamorato di lei, la aggredì e tentò di violentarla. Alle sue resistenze la uccise accoltellandola. Il giorno dopo, Maria morì dopo un intervento chirurgico, ma prima di spirare perdonò Serenelli.

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