Maldive, continua la protesta dopo il “colpo di stato”

di Redazione

Mohamed NasheedMALÈ. Sempre più complessa la situazione nelle Maldive. Nella giornata di martedì ha rassegnato le dimissioni l’ormai ex presidente Mohamed Nasheed, che ha dovuto lasciare il posto al suo vice Mohammed Waheed Hassan.

La situazione era totalmente degenerata nella perla del pacifico dopo che i gruppi di opposizione, supportanti la figura di Maumoon Abdul Goyoom, dittatore per 30 anni fino al 2008, si erano resi protagonisti di atti di violenza che avevano causato l’ammutinamento di componenti della polizia e il controllo totale della Tv di stato. Nasheed ha poi rilasciato delle importanti dichiarazioni: “Se fossi rimasto al potere sarebbe stato peggio, io non voglio causare danno ai maldiviani. Sento che la mia permanenza al potere accrescerebbe solo i problemi e ferirebbe la popolazione”.

Intanto, continuano gli scontri. Nasheed ha accusato Waheed di aver preso parte al blitz che avrebbe causato il “colpo di stato” anche se il portavoce dell’esercito trova difficoltà nel definire la situazione in quanto, ci tiene a precisare, da parte loro c’è stato solo un “invito alle dimissioni”, nient’altro. Essendo meta turistica, la situazione è sotto il controllo anche dell’Italia. La Farnesina, infatti, attraverso l’unità di crisi e la sua rete di ambasciate, sta monitorando la situazione ora per ora anche se comunque, almeno per adesso, né l’aeroporto né i resort sono stati oggetto di attacco.

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