Dal 22 maggio del 2010 è passato poco più di un anno e mezzo ma in casa Inter si è cambiato totalmente il registro, in negativo.
La squadra guidata da Ranieri ha perso lo slancio e da 7 vittorie consecutive si è passati a tre sconfitte di fila, una valsa già leliminazione dalla Coppa Italia ad opera del Napoli. Qualcuno dirà che le sconfitte nel calcio ci stanno, che a Roma è facile perdere ma perdere così, con 4 reti al passivo e senza praticamente mai pungere, non va bene. Una squadra che è sembrata non esser mai entrata in campo ma che soprattutto si è dimenticata la difesa nel freddo di questi giorni, lasciando immense praterie aperte ad una Roma che così ha potuto sfruttare il suo gioco, capitolando per ben 4 volte.
I nerazzurri tornano da Roma con le ossa rotte e con ben 10 punti di distanza dalla vetta. Lo scudetto è ormai utopia ma di questo passo lo diventa anche un posto in Champions con la Lazio che dista ben 3 punti. Sembra che non si riesce a capire dove lInter può arrivare davvero ma soprattutto i troppi giovani inseriti nella rosa sembrano perdersi fin troppe volte facendo rimpiangere i titolare che, tra infortuni vari, restano parecchie volte fuori. Lunico vero lottatore è il ritrovato Milito ma da solo è difficile costruire qualcosa e questo oggi i suoi compagni di squadra sembrano non averlo capito.
Leffetto Ranieri è finito? Le prossime gare diranno di più ma qualcosa sembra essersi nuovamente rotto anche e soprattutto considerate le 9 reti subite tra Lecce, Palermo e Roma. Un segnale dallarme netto che deve far pensare il tecnico sulle scelte sbagliate che sono state prese. Cè chi già grida il nome di Guardiola ma quanto si sentirebbe motivato lallenatore del Barça ad arrivare in una squadra non qualificata per la Champions? Limpressione è che molto dipenda dallesito positivo o negativo di questa stagione, per ora non resta che mettersi alle spalle Roma e guardare avanti con determinazione.