Inter, la fine di un ciclo

di Redazione

Claudio RanieriSi dice che prima di ripartire c’è bisogno di toccare il fondo ed è proprio quel fondo, il fondo della classifica, che costa ben 6 punti in meno all’Inter (tra lecce e Novara) e che mette in evidenza la crisi dei nerazzurri.

Troppi errori, troppe insicurezze, troppe parole che si perdono in una realtà ben diversa. Questa Inter non sa più riscattarsi, questa Inter non è più in grado di fare di San Siro il suo fortino, non è in grado di far valere la sua forza. Una squadra che non ha più punti di riferimento e che vede Sneijder isolarsi dalle manovre per poi cercare di far tutto da solo senza concludere nulla, una difesa pessima, incapace di coprire le posizioni ed in tutto questo si inserisce anche la sfortuna come ad esempio nel caso della traversa colpita contro il Novara oltre che lo stesso incontro di Champions col Marsiglia che si avvicina. Insomma non vi è più sicurezza e l’effetto magico di Ranieri, che aveva portato sette vittorie di fila, sembra essere letteralmente svanito dalla partita di Napoli in poi.

Dopo il derby ci si aspettava la consacrazione, tanti punti messi a segno in vista dello scudetto, ed invece sono arrivate solo sconfitte e tanto, tanto malumore. La partenza di Motta si sta facendo sentire e questo lo si nota per assenza di carattere della manovra e incapacità di impostare azioni degne di nota in modo veloce. Tutti fattori che stanno causando passi indietro enormi. Moratti è stanco e lo è anche parte della tifoseria che non solo inviata ad “andare a lavorare” i propri giocatori ma che grida a nomi di Dna nerazzurro come Zenga, Oriali o lo stesso Materazzi. E’ giunta anche l’ora di Ranieri? Tutto sta nelle mani del presidente.

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