Nelle ultime ore si è parlato sempre più di Milan-Napoli come la partita del gestaccio di Ibra, mettendo da parte quella che è stata realmente la sfida disputata a San Siro dalle due squadre.
La realtà ci parla di un Milan in difficoltà che non solo ha pareggiato per 0-0 dopo la sconfitta con la Lazio a Roma ma soprattutto sembra non sapere più vincere gli scontri diretti. I rossoneri, infatti, hanno rimediato sconfitte contro quasi tutte le squadre dalta classifica partendo proprio dal Napoli, vittorioso per 3-0 allandata, passando per il 2-0 subito a Torino con la Juventus e per il derby di Milano perso a causa del goal di Diego Milito.
Un Milan che resta attaccato alla Juventus ma che sembra essere un po sotto sia fisicamente che psicologicamente. In questultimo caso, anche se molti smentiscono, cè la prova evidente nello sfogo di Zlatan Ibrahimovic che ha fatto ritornare alla mente il famoso Mal di pancia. Per lo svedese il mese di febbraio è storicamente quello più difficile e ne è una prova lanno scorso considerando che in questo mese riuscì a siglare un solo goal in 7 partite.
Allegri a fine partita sembra essere abbastanza soddisfatto del pareggio ai microfoni di Sky Sport: Era importante fare una buona prestazione contro una grande squadra che nel primo tempo ci ha creato delle difficoltà. Nel secondo tempo abbiamo creato occasioni da gol, abbiamo fatto la partita anche in dieci e abbiamo fatto un punto importante per il campionato. La Juve non sta scappando, è un punto avanti e con una gara in meno ma fare oggi un punto, subendo poco, ci ha fatto ritrovare lo spirito migliore. Portiamo a casa un risultato importante anche se è ovvio che dobbiamo migliorare in alcune situazioni ma, ripeto, sono contento:abbiamo creato diverse palle gol e rischiato poco. Quando potevamo andare in difficoltà la squadra ha continuato a giocare con cattiveria e difendendo bene. Ci voleva una prestazione del genere, ci riporta ai livelli a cui dovremmo essere.
Interpellato sullarbitraggio di Rizzoli, Allegri commenta: Sono molto contento del suo arbitraggio (con sorriso ironico ndr). Non ho visto niente dal campo se non Zuniga a terra e noi che potevamo fare gol. Rivedendo l’episodio in tv Ibrahimovic non era il solo che doveva essere espulso. Prima del buffetto di Ibra c’è stato un gomito alto di Aronica su Nocerino e a seguire un altro schiaffo.
Per il Napoli il pareggio ottenuto a Milano è un buon punto da portare a casa. Un punto che ovviamente deve caricare la squadra, visto il passo avanti fatto rispetto alla scorsa stagione, ma che deve in parte anche allarmare considerato che i partenopei non riescono più a vincere avendo confezionato il secondo pareggio per 0-0 di fila. Gli attaccanti si sono resi protagonisti in varie occasioni a Milano ma, specie Cavani, sembra essere un po stanco e limpressione è che ci sia bisogno di turnover. Gli azzurri sono stati in grado di formare un vero e proprio muro dinanzi agli attaccanti del Milan e questa volontà di sacrificio non può che essere vista positivamente dallambiente.
A Mediaset Premium, Mazzarri non svaluta di certo il pareggio ma, per un certo senso, cè qualche rimpianto per gli azzurri: La squadra ha giocato bene, anche se si poteva fare qualcosa in più in alcune circostanze. Nel primo tempo Lavezzi se non tirava poteva costruire una bellissima azione, ma queste sono cose che succedono. Complessivamente è stata una buona gara. Abbiamo provato a fare qualcosa in più quando loro sono rimasti in dieci, abbiamo costruito anche una bella palla gol con Cavani. E’ stata una partita piacevole, combattuta. Sono contento della prestazione del mio Napoli. Il tecnico ammette comunque che i 13 punti in meno rispetto allanno scorso sono dovuti ad alcuni fattori: Sono tante le cose che hanno condizionato la stagione. Con il Milan siamo l’unica squadra che gioca ogni tre giorni. Capita che siamo meno lucidi sottoporta e abbiamo sbagliato cose che lo scorso anno non sbagliavamo. La mia squadra l’ho vista però poche volte andare in difficoltà, può essere che la Champions ci ha messo un po’ più di fatica addosso.