Quando si è rotto un giocattolo è difficile riaggiustarlo. Questo deve averlo pensato il presidente Massimo Moratti al termine della partita persa dallInter per 0-3 contro il Bologna nellanticipo della 24esima giornata della Serie A.
LInter vuole scacciare i fantasmi della crisi e Ranieri ricorre ad un 4-2-3-1 insolito con Julio Cesar tra i pali, Maicon è sulla destra, Lucio e Ranocchia sono i centrali, Nagatomoè schierato a sinistra; Zanetti e Cambiasso stanno bassi a centrocampo mentre il trio Faraoni, Sneijder e Forlan gioca alle spalle dellunica vera punta di riferimento Pazzini.
Pioli vuole, invece, vuole confermare il bellandamento ottenuto con le altre grandi del calcio italiano, basti pensare al pareggio di Torino e di Roma , e schiera un 3-4-2-1 che vede Gillet in porta; Raggi, Portanova e Antonsson sono i difensori, a destra cè Garics, al centro la coppia Perez- Mudingayi mentre Morleo è schierato sulla fascia. La fase offensiva fa affidamento sulla duttilità e sul sacrificio di Ramirez e Diamanti ma soprattutto su Di Vaio, killer storico dei nerazzurri.
E la solita partita priva di idee e compassata da parte dellInter che porta molto palla ma che non riesce quasi mai a concludere a rete. Al 30esimo ci prova Maicon che, su cross di Sneijder, tocca di testa a colpo sicuro ma Gillet ci mette una pezza. E un brutto segno per i nerazzurri che al 37 vanno sotto: Di Vaio riceve palla dal limite dellarea, lattaccante si ritrova solissimo e , dopo aver eluso una scivolata di Ranocchia, batte Julio Cesar con un tiro rasoterra. Della serie il peggio deve ancora venire un minuto dopo ancora Di Vaio, ancora su intervento sciagurato di Ranocchia, prende palla e con un leggero tocco sotto batte Julio Cesar. Il primo tempo termina 2-0 per gli ospiti.
La seconda frazione vede ancora il Bologna rendersi pericoloso ma il tentativo di Di Vaio al 51 va di poco sul fondo con la deviazione provvidenziale di Ranocchia. Al 59 Forlan si mangia limpossibile: Nagatomo insiste sulla fascia e serve luruguayano lasciato solo al centro dellarea,questultimo lascia partire un sinistro davvero lentissimo. E lultima azione di Forlan che lascia il posto a Poli. Al 67 il colpo di testa di Ranocchia trova un super Gillet che mette in angolo volando sul palo. Entrano Castaignos per Faraoni nellInter mentre tra le fila del Bologna Kone rileva Ramirez e Acquafresca, Di Vaio. LInter tenta di alzare la testa ma cè poco da fare ed all88 arriva anche il colpo di grazia: a lasciarlo partire è Acquafresca che, nellimmobilità della difesa nerazzurra, batte di rasoterra Julio Cesar per una rete molto simile a quella subita da Bojan a Roma. Il portiere dellInter si siede sul palo e inizia a piangere nellatmosfera ormai surreale di San Siro. E lepilogo dellennesima partita deludente nerazzurra.
1 punto in 5 partite con ben 13 goal subiti ed una media che si avvicina sempre più ad una squadra che deve combattere per la salvezza. LInter riparte da qui, da tutte le sue insicurezze, da tutti i suoi limiti che crescono inesorabilmente. Cè aria di cambiamento ma di dimettersi Ranieri non ha alcuna intenzione come dice a Sky Sport: Non darò le mie dimissioni. Non stiamo dando quello che è nelle nostre possibilità, è un momento particolare .Chiediamo scusa al presidente ed ai tifosiche ci hanno incoraggiato e spronato fino al 3-0 quando poi giustamente hanno contestato. Sono partite in cuialla prima occasione prendiamo gole oggi addirittura due in un minuto, mentre noi non siamo riusciti a sfruttare le nostre chance.Mi aspettavo una partita difficile, ma non così Ora dobbiamo parlarci e analizzare bene tutto per trovare una soluzione: avevamo trovato un equilibrio e una compattezza eccezionali, ma ora li abbiamo persi e diventa difficile porre rimedio ad errori così. Sneijder? Dovrebbe essere luomo in più dietro la punta, ma quando siamo in difficoltà lo allargo per non costringerlo a ripiegare in difesa. Moratti non ne sarà di certo felice e lincontro col Marsiglia in Champions.
Stefano Pioli è, invece, molto soddisfatto: E una vittoria meritata, la squadra ha interpretato bene la gara: vincere con un risultato così netto contro squadra di così grande valore è indice dellagrande prestazioneche abbiamo fatto. Ho deciso di schierare due trequartisti quando ho saputo che loro giocavano con il centrocampo a quattro per cercare di rendercipericolosi tra le linee. Cè grande soddisfazione per stasera ma dobbiamo fare ancora tanta strada per arrivare a quota40 punti. Quella di oggi non è una vittoria normale: non capita tutti i giorni di venire a San Siro e vincere contro lInter, ma io ero fiducioso perchè venivamo da belle prestazioni. Di Vaio trascina i suoi ad una vittoria che vale molto e che avvicina lobbiettivo salvezza sempre più.