GROSSETO. Con il trascorrere delle settimane dal naufragio della Costa Concordia, e a pochi giorni dallaccordo sul risarcimento danni, vengono fuori le storie personali dei singoli passeggeri …
… che, in base al danno subito, hanno chiesto a Costa un rimborso molto più alto rispetto ai 14 mila euro offerti. E la storia di Cristina M., una giovane donna romana in crociera sulla Concordi al momento del naufragio. Cristina, incinta di quattro mesi, ha abortito pochi giorni dopo il disastro. Per questo motivo, ha chiesto alla compagnia di navigazione un risarcimento di un milione di euro.
I ginecologi dell’ospedale le hanno spiegato che il distaccamento del feto dall’utero e il conseguente aborto sono stati determinati dallo stress subito. Tra l’altro, la scialuppa sulla quale la donna è stata tratta in salvo è anche andata a sbattere contro gli scogli. I legali di Cristina hanno deciso di aderire alla class action dei viaggiatori coinvolti nel disastro. In questo caso, però, non basterà il risarcimento che la compagnia assicurerà a tutti.
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